jennifer weiner vicino sempre più vicino

Jennifer Weiner, Vicino sempre più vicino

jennifer weiner vicino sempre più vicinoVicino più vicino mi sembra il miglior romanzo scritto da Jennifer Weiner, il più maturo da un punto di vista narrativo. E’ appena uscito per la Piemme e si candida ad essere, secondo me, uno dei romanzi più letti dell’estate.

Tra gli scritti della Weiner, il mio preferito, naturalmente, resterà sempre Brava a letto, che l’ha fatta subito amare dal grande pubblico (e che pare diventerà presto una serie televisiva).Tuttavia, Vicino più vicino ha una scrittura diversa, più controllata, più limata rispetto alle opere precedenti.

D’altronde anche la protagonista, stavolta, non è una ragazza, ma una donna, Sylvie, che ha sacrificato la propria vita e le proprie aspirazioni per permettere a suo marito di fare carriera in politica. Dopo aver modellato, anche chirugicamente, il suo aspetto per poter apparire al meglio nelle foto ufficiali, dopo aver lottato per il suo matrimonio, Sylvie scopre che Richard l’ha tradita.

Insieme alla storia di Sylvie seguiamo anche quella delle due figlie: Diana, medico, sposata con un uomo che non ama e Lizzie, apparentemente la più fuori di testa della famiglia, che cerca di recuperare la propria vita dopo aver affrontato un periodo di disintossicazione. Ce la faranno tutte e tre a ridare un senso alla propria esistenza, a vivere un’affettività matura e libera?

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Presentazione di “Dimmi chi sono” di Julia Navarro

E’ uscito la settimana scorsa per la casa editrice Mondadori l’ultimo libro della scrittrice madrilena Julia Navarro, giornalista e saggista che già aveva conquistato il pubblico di tutto il mondo con i precedenti romanzi La fratellanza della Sacra Sindone, La Bibbia d’argilla e Il sangue degli innocenti, tutti pubblicati dalla stessa casa editrice che oggi distribuisce in Italia la sua ultima opera. Il testo era molto atteso dai lettori italiani che ora potranno godere di una nuova storia, un’avventura che percorre il mondo intero e tutto il secolo scorso raccontando, tra tempi perduti e luoghi dimenticati, il cammino verso una donna scomparsa ma che, per un motivo misterioso, il protagonista dovrà ora cercare.

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cassandra clare città ossa

Shadowhunters di Cassandra Clare: l’urban fantasy che piace anche ai grandi

cassandra clare città ossaHo letto il primo volume della saga Shadowhunters, Città di ossa, con qualche perplessità. Il romanzo di Cassandra Clare era ancora acerbo, a volte ingenuo nei dialoghi e nella costruzione della trama. Mi sono però costretta ad andare avanti perché non conoscevo il genere e ne ero piuttosto curiosa.

Alla fine ho letto anche Città di cenere e Città di vetro, perché dovevo assolutamente sapere come andava a finire la storia di Clary, Jace e Simon.

Per i non addetti ai lavori ecco un’ultra sintesi della storia: Clary ha perso la madre in circostanze misteriose. Una sera, mentre si trova in un locale con il suo migliore amico Simon, si imbatterà negli Shadowhunters ovvero i cacciatori di demoni e scoprirà così un mondo che corre parallelo al nostro e di cui lei stessa, insospettabilmente, fa parte.

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Presentazione di “Be Stupid” di Renzo Rosso

Avrete sicuramente visto anche voi per strada la campagna pubblicitaria invernale del marchio Diesel. Nel manifesto distribuito qui in Italia si vedeva spesso una semplice scritta bianca su sfondo nero che, con un imperativo brusco e diretto, comunicava a tutti i lettori: Be Stupid, cioé “Siate stupidi”. Quello stesso slogan compare ora sulla copertina del libro del proprietario del marchio, Renzo Rosso, che finalmente spiega ai suoi lettori il segreto del suo successo fin dagli esordi, una strada lunga costellata di rischi pericoli. Nel racconto del fondatore di Diesel, una storia commentata dal professore Guido Corbetta, vengono sottolineati proprio quei momenti in cui “essere stupidi” in ambito lavorativo ha davvero fatto la differenza davanti alle grandi scelte; situazioni nelle quali seguire l’istinto e non accontentarsi di prendere la strada più semplice ha davvero fatto la differenza.

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Umberto Eco, uno scrittore non per tutti

umberto eco

Per la serie “fu vera gloria?“, dopo Giorgio Faletti, Paul Auster e Philip Roth eccomi a parlare di Umberto Eco. Il grande, incontestabilmente acuto e intelligentissimo Eco. Che come scrittore, però, divide l’opinione pubblica come pochi.

Il fatto è che non tutti i lettori amano ammettere di non aver compreso o amato fino in fondo i suoi romanzi. Noto a volte una certa titubanza in chi mi dice “sai, ho comprato l’ultimo libro di Eco, peròòò”. Sembra quasi che ammettere di non amare Eco significhi ammettere pubblicamente di non essere troppo intelligenti (parlo qui dei miei amici e della mia personalissima esperienza).

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Il grande Gatsby: Tommaso Pincio per Minimum Fax

Tradurre è un’arte e niente è equiparabile all’emozione di poter dar voce a un grande romanzo e a un grande romanziere. E’ stata sicuramente una grande quella provata da Tommaso Pincio che ha avuto l’onere e l’onore di poter tradurre la nuova edizione de Il grande Gatsby, un testo edito dalla casa editrice Minimum Fax pubblicato in occasione della scadenza dei diritti d’autore del romanzo. La traduzione di Tommaso Pincio ha conquistato la giuria, insieme ai traduttori Roberto Serrai e Franca Cavagnoli, tre testi premiati durante l’ultimo Festival degli scrittori. Tra i vincitori abbiamo pensato di citare qui parte dell’intervista fatta a Tommaso Pincio, un umile manipolatore di parole entrato a far parte del campo della traduzione, un mondo fatto di appassionati di letteratura straniera che scelgono di sporcarsi le mani con grandi opere pur faticando nell’ombra e con uno stipendio davvero inadeguato. Il traduttore ha raccontato il suo lavoro al quotidiano La Repubblica spiegando le fasi pià importanti della traduzione e dei metodi utilizzati durante la stesura, soprattutto nel campo linguistico: “Tradurre non è differente dal restaurare: si deve trovare una giusta misura tra il romanzo come è stato creato e la patina del tempo. Che poi è lo sguardo di noi moderni”.

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10 classici imperdibili

piccolo principe

Come direbbe Nicola Gardini, perché un libro possa diventare un classico è necessario che sia passato del tempo. Vero. Vero anche, però, che oggi si parla sempre più spesso dei “nuovi” classici, ovvero di quei romanzi che sono già passati per le mani di due generazioni o che stanno inaugurando un nuovo filone letterario.

Oggi, perdonatemi, sporcherò sia il concetto di classico che quello di cultura. L’idea è offrirvi un elenco di libri che, secondo la sottoscritta, vanno letti almeno una volta in vita. Se avete più di quarantanni forse storcerete un po’ il naso e se ne avete venti magari vi preoccuperete di trovarli troppo ostici. Proprio per questo vi invito, dopo aver letto il mio elenco, a suggerirmi il vostro.

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Premio letterario: Villa Torlonia in narrativa e poesia

La casa editrice Giulio Perrone Editore, in collaborazione con Flanerì, con l’associazione culturale GIPPI e con il patrocinio della Provincia di Roma e del III Municipio di Roma, lancia la prima edizione del concorso di narrativa e poesia Villa Torlona. Un occasione molto importante per tutti gli scrittori e i poeti emergenti che potrà farli vincere un premio di ben 2.000 euro e la pubblicazione delle opere vincitrici nelle collane della casa editrice.

Libri e Bit intervista Claudia De Lillo

elastigirl

Seguo costantemente il blog di Claudia De Lillo, alias elastigirl. Racconta da anni le sue avventure di giornalista, mamma di tre maschietti e moglie di un marito in eterna trasferta nelle pagine di nonsolomamma. Pagine che hanno conquistato velocemente un vasto pubblico e che l’hanno portata successivamente alla pubblicazione di due libri: Nonsolomamma e Nonsolodue (che riprende le vicende dell’elastifamiglia a partire dal terzo figlio).

La De Lillo ha una scrittura leggera e divertita. I suoi articoli e i suoi libri, però, ci mettono a confronto con quella che è ormai la realtà di molte donne (ne sappiamo sui virus intestinali più dei pediatri, ormai) e suscitano reazioni ed emozioni a volte contrastanti fra le lettrici. Vi invito a leggere il suo blog non prima di aver dato una sbirciatina alla nostra intervista, in cui abbiamo parlato della vita degli scrittori sul web.

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Libro e gioco: “Sei più bravo di un ragazzino di quinta?”

Quante volte guardando il programma siamo rimasti stupiti dall’intelligenza e dalla sagacia dei più piccoli che, senza alcuna insicurezza, davano risposte su quesiti complessi e argomenti che ormai abbiamo dimenticato? Tutte quelle regole che da piccoli siamo stati costretti a studiare e che ora non conosciamo più, tutte le date, le formule aritmetiche, le capitali del mondo: quante cose i nostri figli conoscono e quante cose dovremmo ripassare. Il libro ispirato al programma tv “Sei più bravo di un ragazzino di quinta?” punta proprio su questo intento, quello di aiutarci nel ripasso di tutti i contenuti che il tempo ha cancellato, e per farlo il sito web della Mondadori ci propone addirittura un gioco con le domande proposte durante il programma e alle quali tutti dovremmo saper rispondere.

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