Scrittori on line, scrittori su Facebook, scrittori nei blog: nuovi stimoli e conseguenze impreviste

Pensiamo a Tolstoj che scriveva Anna Karenina. Lui completava i suoi capitoli, li inviava al giornale, che pubblicava il romanzo a puntate, e finiva lì. Quante persone potevano dire di conoscere lo scrittore, di sapere che volto aveva, che voce, che carattere o come trascorreva le sue giornate?

Saltiamo, anzi voliamo fino ai giorni nostri. Non posso parlare di come stavano le cose dieci anni fa perché erano diverse, molto, da oggi. L’esplosione del Web, dei blog, di Facebook, di Youtube, ha modificato il rapporto degli scrittori con i lettori.

Non solo ha anche creato una generazione di nuovi autori, che prima hanno pubblicato dei pezzi sul loro blog personale e solo successivamente sono approdati al mondo dell’editoria. Un nome fra tutti, Claudia de Lillo, che dopo l’enorme successo del suo blog nonsolomamma, ha pubblicato un libro, omonimo, e il suo seguito Nonsolodue.

Tra gli scrittori che hanno un costante rapporto con i loro fan, ce ne hanno parlato anche nelle interviste, ci sono Licia Troisi e Rossella Rasulo, che pur custodendo la propria privacy si raccontano al, vasto, vastissimo, mondo dei navigatori.

Ciò che ho trovato più interessante, in questa nuova dinamica, è che i lettori non si confrontano più soltanto sulle opere dello scrittore, ma sullo scrittore stesso. Ne commentano, approvano e disapprovano, ogni scelta condivisa sulla pagina web, ogni stato d’animo, ogni confidenza. Esprimendo talvolta anche in modo poco garbato la propria opinione sui post del giorno.

In qualche modo, le loro aspettative sono talmente alte che non accettano che l’autore-uomo si mostri per quello che è realmente e sono pronti tanto ad osannarlo quando ad abbandonarlo (in rete). Ancora più interessante è che l’acrimonia non si concentra su questioni fondamentali, tipo l’antisemitismo di Céline, ma anche semplicemente su un post un po’ triste o più umano (troppo umano) del solito.

Insomma, la visibilità dello scrittore, il suo rapporto con il mondo reale, con i lettori, con il quotidiano sembra offrire nuovi stimoli, nuove opportunità e molta molta popolarità. Il rovescio della medaglia è che noi lettori, poi, facciamo nostra, intellettualmente, non solo l’opera, ma anche il suo artefice. Una nuova dimensione tutta da scoprire.

Photo Credits | jailinwu su Flickr

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