Presentazione di “Be Stupid” di Renzo Rosso

Avrete sicuramente visto anche voi per strada la campagna pubblicitaria invernale del marchio Diesel. Nel manifesto distribuito qui in Italia si vedeva spesso una semplice scritta bianca su sfondo nero che, con un imperativo brusco e diretto, comunicava a tutti i lettori: Be Stupid, cioé “Siate stupidi”. Quello stesso slogan compare ora sulla copertina del libro del proprietario del marchio, Renzo Rosso, che finalmente spiega ai suoi lettori il segreto del suo successo fin dagli esordi, una strada lunga costellata di rischi pericoli. Nel racconto del fondatore di Diesel, una storia commentata dal professore Guido Corbetta, vengono sottolineati proprio quei momenti in cui “essere stupidi” in ambito lavorativo ha davvero fatto la differenza davanti alle grandi scelte; situazioni nelle quali seguire l’istinto e non accontentarsi di prendere la strada più semplice ha davvero fatto la differenza.

Leggendo il libro si scopriranno molte di quelle decisioni vincenti che ora hanno regalato al marchio un tale successo, sono state fatte proprio senza troppe riflessioni, ma solo seguendo il sesto senso. Lo stesso Renzo Rosso confida così di aver assunto dipendenti che l’avevano colpito per la loro personalità o il modo di fare più che per il curriculum e le esperienze lavorative, una scelta che col tempo si è poi rivelata vincente. Ampio spazio viene dedicato poi anche alla campagna stessa: Be Stupid, spiega il creatore dell’impero di moda, non era una semplice provocazione ma un input, un invito a “correre rischi, sfidare le convenzioni, seguire la passione, agire d’istinto, essere coraggiosi. Be Stupid non era solo uno slogan, era un manifesto”.

Nelle 18 storie del libro troviamo così il percorso del marchio dalla nascita fino a oggi con una conclusione che suona nuovamente come una provocazione, ossia la creazione di un “metodo Renzo Rosso”, una serie di spunti a prendere da esempio migliorare la propria vita personale e lavorativa.

I proventi della vendita del libro sono destinati alla Only The Brave Foundation (www.otbfoundation.org).

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