L’incendiaria, di Stephen King

Chi ormai si è abituato a leggere le mie recensioni su Stephen King, forse avrà maturato la convinzione che in generale amo tutte le sue opere. Stupirà forse sapere che non è affatto così. L’equazione “Valentina adora il Re” non concepisce infatti l’entrata in questa serie di libri de”L’incendiaria” l’opera secondo me più brutta, insieme a “La bambina che amava Tom Gordon” mai concepita dallo scrittore americano.

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Buick 8, di Stephen King

Buick 8 è uno di quei libri che io raccolgo sotto lo scaglione  dei libri moderni di Stephen King,. Ma sarei ipocrita se non dicessi che mi ha lasciata perplessa la sua lettura. Essenzialmente si tratta di una storia ben scritta, emozionante al punto giusto, ma incompleta. Come se in qualche modo, mancasse qualche spiegazione necessaria alla completa digeribilità del libro.

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Aie, è boom di crescita per le librerie online

Ne abbiamo parlato spesso: il lettore va dove lo porta il prezzo (più basso). E non rappresenta un caso e non stupisce quindi scoprire che nel 2010 il numero delle librerie online sia cresciuto in modo sostanziale, superando la soglia del 24,5 %. Nuovo trend degli italiani? Non proprio, semplicemente una necessità trasformatasi con il tempo in una vera e propria virtù. E per più di un protagonista del mercato letterario.

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Wilkileaks, da oggi in libreria il libro su Julian Assange

Esce oggi nelle nostre librerie “WikiLeaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di Stato”.Edito dalla casa editrice Nutrimenti, e presentato lo scorso settembre, questo volume era tra i titoli più attesi della lunga e pregna stagione autunnale. Non solo perché promette di svelare segreti e segretucci, ma soprattutto perché è frutto di un accordo tra l’hacker e i suoi due autori, i giornalisti del Guardian David Leigh e Luke Harding.

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Pseudonimi nei libri: sono davvero utili?

Non molto tempo va avevamo condiviso con voi la notizia dell’uscita del libro della scrittrice Tristan Banon sulla vicenda che l’ha vista insieem a  Domique Strauss-Khan, ex pretendente alla corsa all’Eliseo francese, in merito ad un tentativo presunto di stupro dell’uomo nei suoi confronti. Tutti quanti si aspettavano nomi “nero su bianco”. Al posto del signore sopracitato, per identificarlo viene utilizzato lo pseudonimoIl maiale“. Quello che ci chiediamo: l’utilizzo degli pseudonimi è utile?

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E’ boom per “Culo”. Ma un libro fotografico può considerarsi libro a tutti gli effetti?

Il libro più cercato in rete negli ultimi giorni? “Culo”! No, non vi stiamo prendendo in giro, ne stiamo pubblicizzando boutade particolari: semplicemente vi stiamo informando su quale fronte le richieste dei lettori si stanno spostando. Ovvero verso un book fotografico di grido. Il che ci porta a lasciarci andare ad una riflessione: può un libro fotografico fregiarsi della dicitura di libro al pari di grandi classici?

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Amy Winehouse: nel 2012 biografia scritta dal padre Mitch

Una morte come quella di Amy Winehouse non può passare inosservata. E non lo è stata: sono state diverse le biografie date alla stampa, composte da giornalisti e  scrittori di ogni nazionalità ed età. Mancava però ciò che tutti si aspettavano, almeno fino ad ora: il racconto di un famigliare.  Anche quello è finalmente arrivato.  Il padre della cantante, Mitch, ha composto una propria biografia, la cui uscita è prevista per il prossimo anno.

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Steve Jobs: a ruba l’instant book del Corriere della sera

Lo avevamo pronosticato in passato ed abbiamo visto il trend negli ultimi giorni: le biografie su Steve Jobs stanno letteralmente andando a ruba. Non solo, continuano a nascere come i fiori in primavera. E tra le tante, nasce un vero e proprio caso. O per lo meno andrebbe visto in tal senso, data la tipologia di libro ed il suo canale di distribuzione. Parliamo dell’instant book del Corriere della Sera, giunto ad una nuova ristampa nemmeno due giorni dopo il suo lancio.

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Anche gli editori scendono in campo contro la legge “bavaglio”

Anche le case editrici si schierano contro il ddl intercettazioni, comunemente conosciuto sotto il nome di “legge bavaglio”. E non è la prima volta che accade. Già nel Maggio nel 2010, quando per la prima volta, politicamente parlano, il Senato arenò di fatto la legge, gli editori fecero sentire la loro voce. E per farlo scelsero la Fiera del Libro di Torino. Ora tornano a rinnovare il loro appello contrario.

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