E’ boom per “Culo”. Ma un libro fotografico può considerarsi libro a tutti gli effetti?

Il libro più cercato in rete negli ultimi giorni? “Culo”! No, non vi stiamo prendendo in giro, ne stiamo pubblicizzando boutade particolari: semplicemente vi stiamo informando su quale fronte le richieste dei lettori si stanno spostando. Ovvero verso un book fotografico di grido. Il che ci porta a lasciarci andare ad una riflessione: può un libro fotografico fregiarsi della dicitura di libro al pari di grandi classici?

Potreste rispondermi che si tratta di scarsa e spicciola etimologia, ma da persona cultrice del linguaggio in ogni sua accezione non posso esimermi dal chiedermelo. Cosa ha di un libro un libro fotografico? Nella maggior parte dei casi parliamo infatti di un volume chiamato a raccogliere fotografie e basta. Culo, che tanto sta facendo scalpore oltreoceano, ovviamente focalizzato sul posteriore femminile umano, non è  né più né meno una raccolta di immagini d’ autore di promontori posteriori.

Potreste ribattere ancora che anche la maggior parte dei libri d’arte presenta figure con didascalia, eppure nessuno si sognerebbe di definirli album fotografici. Touché. Ma al contempo senza nulla togliere al fotografo canadese Raphael Mazzucco, il quale ha deciso di scegliere l’italiano per contestualizzare il concetto di posteriore, sotto la guida e la produzione di P. Diddy, è impossibile paragonare i due concetti.

Una chiusura mentale? Forse. Ma la sottoscritta del libro ha sempre avuto una visione aulica, imprescindibile dalla parola scritta. Si tratta di una finestra su un mondo immaginario, di un passaggio verso esperienze ed avventure mai provate, la condivisione di idee e menti.  Sono così estremista su tale punto che non riesco a concepire nemmeno la dicitura di libro fotografico, soprattutto se il massimo del testo presente appartiene ad una prefazione e a qualche didascalia corredata da ringraziamenti.

Bisogna stare attenti a non perdere di vista il concetto stesso di libro. Perché l’ebook ne è una evoluzione, un album di foto ne è la negazione.

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