Spatriati, di Mario Desiati: recensione

Spatriati di Mario Desiati è un libro che merita di essere letto per diverse ragioni. Volendo fare una classifica di queste motivazioni la prima consta senza dubbio nella storia che racconta.

Un libro da leggere assolutamente

La ragione sta nel fatto che ci saremmo potuti trovare davanti a un romanzo scontato e così non è stato. In nessuna sua parte. Abbiamo due protagonisti di cui amiamo sia i pregi che i difetti, e che sono allo stesso tempo molto simili e totalmente diversi.

Spatriati di Mario Desiati e quel romanzo che si adatta perfettamente a essere letto dai quarantenni di oggi. Perché nei personaggi di Claudia e Francesco è possibile riconoscersi. Non tanto nelle esperienze di vita in senso stretto, quanto in quel che l’esperienza del viaggio per cercare fortuna può rappresentare.

In fin dei conti la generazione degli attuali quarantenni è proprio quella che si è sentita stringere la provincia attorno. E che ha deciso in qualche modo di provare qualcosa di diverso. I due protagonisti poi, effettivamente diventano adulti insieme continuando ad allontanarsi e rincorrersi.

E forse c’era bisogno di qualcuno come Desiati che in Spatriati mettesse davanti agli occhi del lettore tutta quella complessità che caratterizza questa generazione. Perché i quarantenni di oggi sono davvero complicati da capire, soprattutto quelli che non ci sono adeguati alle norme sociali e magari hanno messo su famiglia nel paesino d’origine.

Spatriati un racconto per comprendere una generazione

Spatriati racconta una storia in cui l’amore e il sesso vengono vissuti senza che vi siano delle catene a trattenere lo svolgersi degli eventi. E i due protagonisti non sono solo persone che hanno deciso di vivere in maniera differente ma che in qualche maniera sono più persi di quello che sembrano. Ci troviamo davanti infatti una continua ricerca di se stessi che un po si traduce proprio in questi viaggi dei nostri protagonisti.

Possiamo chiamarla metafora, possiamo chiamarla avventura: perché certo è che ci troviamo davanti al racconto di esistenze che in qualche modo risuonano forte nell’animo. È il racconto, in pratica, di questa generazione che cerca di capire cos’è e che non vuole etichettarsi. Perché assolutamente è proprio lei quella che decide di non farlo. Ancor di più, in qualche modo, di questa nuova che ha avuto la fortuna di poter contare proprio sugli effetti scatenati dall’indecisione di quella precedente.

Non vogliamo assolutamente spoilerarvi il finale di questo romanzo. Ma possiamo assicurarvi che deve essere letto davvero da qualsiasi generazione. Uno di quei libri che si spera diventino un po’ uno status symbol e che tutti quanti noi dovremmo sforzarci di farli diventare tali. Anche perché accompagnato dalla davvero interessante scrittura di Mario Desiati

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