L’inferno avrà i tuoi occhi, di Silvia Montemurro: recensione

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L’inferno avrà i tuoi occhi, di Silvia Montemurro è un romanzo che, in mio modesto parere, è adatto a chi non ha paura di una prosa nuda, cruda e di un certo spessore. E non solo perché all’interno del testo vi sono dei richiami al satanismo ed ad uccisioni. Trovo infatti molto interessante che sia ispirato ad una storia vera.

Tutti noi ricordiamo infatti l’assassinio di suor Maria Laura Mainetti da parte di Ambra Gianasso, Veronica Pietrobelli e Milena De Giambattista come sacrificio a Satana. Una storia che tutti noi vorremmo dimenticare ma che con questo libro, è impossibile non riportare alla mente, anche se la storia è romanzata ed il libro non è una biografia. E’ un opera d’esordio molto interessante, scritta da un’autrice che gestisce bene la materia che affronta (non dobbiamo dimenticare la sua formazione in criminologia ed il fatto che l’omicidio in questione sia stata la sua tesi di laurea, N.d.R) e che non ha paura di utilizzare il proprio talento.

Nonostante il tema ed i costanti richiami che inconsciamente si hanno verso la storia vera che vi è alla base, il libro scorre in modo veloce e con estrema semplicità alla lettura. Non dobbiamo dimenticare che l’autrice ha vissuto “da vicino” la vicenda reale alla base, essendo una ex compagna di scuola delle tre ragazze. Ed il libro stesso contiene le considerazioni dell’autrice sul delitto. Quindi stupisce ancora di più il buon risultato e la semplicità di approccio di questo libro. Viene quasi da chiedersi se al posso del’autrice anche noi saremmo stati in grado di creare un mix così funzionale tra realtà e fantasia.

Non voglio anticiparvi nulla di questo libro, consigliandovi di leggerlo. Sia per la capacità di Silvia Montemurro di scrivere una storia di questo tenore e con queste caratteristiche, sia perchè penso che sia un metodo ottimale per avvcinarsi ad una delle storie criminali italiane più intense degli ultimi venti anni.

 

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