Cuore nero di Silvia Avallone, recensione

Cuore nero di Silvia Avallone rientra senza problemi tra quei romanzi che, a prescindere dalla apprezzare il genere, possono conquistare senza troppo sforzo qualsiasi lettore.

Un frontespizio pazzesco per Cuore nero di Silvia Avallone

Questo è dovuto in parte al tema affrontato all’interno di Cuore nero di Silvia Avallone. Perché possiamo amare qualsiasi genere o non apprezzare particolarmente alcune tipologie di romanzo, ma quando ci troviamo davanti la storie che mettono in contatto due persone, in modo diretto, non riusciamo a non appassionarci.

Va detto che questo romanzo appare essere interessante a partire dal titolo. Semplice, di effetto e molto particolare. Questo perché ti spinge a leggere il frontespizio e quello che viene condiviso dello stesso dalla Rizzoli che lo edita ti fa pensare che possa valere la pena comprarlo.

Ci teniamo a spiegare questo ragionamento perché quello che abbiamo fatto noi stessi prima di aprirlo. Siamo stati spinti all’acquisto da questo fattore. E va detto che una volta arrivati alla lettura non si rimane affatto delusi. Soprattutto se si sta cercando un romanzo che possa effettivamente essere al contempo introspettivo ma abbastanza chiaro da spingerci a ragionare.

Se poi a metterci in campo una storia del genere e una scrittrice come Silvia Avallone,  la questione è ancora più interessante. Perché la si può amare od odiare, ma bisogna riconoscerle specifiche capacità di narrazione.

Cercando di riassumere senza spoilerare troppo Cuore nero di Silvia Avallone, possiamo dire che ci troviamo davanti alla storia di due persone che si trovano a combattere contro l’oscurità molto forte. Qualcosa che avviene per motivazioni contrapposte. Ma ciò non toglie che quel che non va abbia comunque una radice comune. Si parla di male e quando è questo il tema affrontato si può parlarne davvero tanto.

Storia importante e di insegnamento

In questo caso a fare da cornice è Sassaia, un paese molto piccolo perso tra le montagne. La protagonista femminile, Emilia, ha una storia difficile alle spalle, dove lei è la cattiva. Ma ciò non toglie che a prescindere dal ruolo che i nostri personaggi hanno all’interno di questo romanzo, il messaggio da estrapolare è alla fine universale.

La critica considera questo romanzo della scrittrice il più maturo. Non si può che essere d’accordo. Il messaggio sostanziale è quello di evitare il giudizio nei confronti della gente se non si conosce davvero bene quello che ha passato. Ci rendiamo conto che è una semplificazione ma non si può dire altro senza mettere nero su bianco parti del romanzo che è consigliabile scoprire da soli.

Vi consigliamo di leggere Cuore nero di Silvia Avallone? Sì. E a prescindere dai vostri generi letterari di preferenza.

 

 

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