La Torre Nera: sbloccato il progetto cinematografico grazie a Russell Crowe?

Finalmente sbloccato il progetto cinematografico relativo alla saga de “La Torre Nera” di Stephen King? Il passaggio cinematografico, tanto annunciato lo scorso anno, negli ultimi mesi aveva subito diverse battute di arresto. La serie è epica e lunga, le idee di Ron Howard per la trasposizione grandiose: come fare? A quanto pare la soluzione si trova nel chiacchierato ingaggio di Russel Crowe nei panni di Roland.

Non vi è stata ancora nessuna conferma ufficiale e nessun ingaggio è stato deciso. Ma sembra proprio che l’interesse dell’attore ad acconsentire al progetto abbia scalzato improvvisamente dalla via della Warner Bros tutte le preoccupazioni inerenti il budget da investire e eventuali ritorni economici. I fan ormai da tempo hanno indicato le loro scelte (tra i papabili inserivano Viggo Mortensen e Hugh Jackman, per motivi differenti entrambi adatti al ruolo, N.d.R.), e gli studios parlavano di Javier Bardem: l’impossibilità di concludere l’ingaggio ha rimescolato le carte in tavola.

Molti fan de “La Torre Nera” pensano che una trasposizione cinematografica possa rovinare questo capolavoro. Da fan di vecchia data e da “folle” per questa serie, sono convinta che solo un regista come Ron Howard, abbastanza visionario e perfezionista possa essere in grado di tirare fuori il massimo da questo progetto. Colossale davvero, visto che si parla di tre film ed una serie televisiva di collegamento. Personalmente avrei preferito 7 film o una serie ben fatta alla “Band of Brothers” per il passaggio dalla carta alle immagini ( e Viggo Mortensen nei panni di Roland, N.d.R.), ma sono abbastanza fiduciosa che la professionalità del regista possa essere in grado di non rovinare questi sette magnifici libri (otto ormai se calcoliamo anche “La leggenda del vento”, di prossima uscita nel nostro paese, N.d.R.)

L’unica certezza che possediamo al momento è la consegna della sceneggiatura del primo film al regista ed agli studios da parte di scrittore Akiva Goldman. Il resto che lo farà sapere il tempo.

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