Stephen King ha perso il suo smalto?

Sfogliando Fairy Tale di Stephen King non si può dire che si ritorni all’origine del Re dell’horror. Ma rispetto ad altre sperimentazioni che ha fatto nel corso degli anni non ci si può lamentare più di tanto. E dire che abbia perso il suo smalto.

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Stephen king cambia con la sua scrittura

Intendiamoci, chi vi scrive è la prima che si lamenta di buona parte del suo filone poliziesco. Ma allo stesso tempo bisogna riconoscere che il Re qualche licenza di questo tipo se la può anche permettere. Proprio grazie all’immensa produzione alla quale ci ha abituati. Ed è sbagliato dire che avrebbe potuto prendersi più tempo tra un libro e l’altro per darci qualcosa di differente o di migliore dal punto di vista qualitativo. Chi legge da decenni Stephen King sa che la sua prosa riflette quello che sta passando in quel momento. Non si può pretendere di fermare l’estro creativo di uno scrittore. Pensiamo alla trama de La torre Nera

Lui riesce a mantenere un certo ritmo di pubblicazione perché ama scrivere non si sforza di farlo. Perché ha delle idee e le svolge nel modo che reputa più opportuno. E alla sua veneranda età e con le esperienze che ha avuto va bene che vi siano degli esperimenti. Anche quelli meno riusciti.

In fin dei conti basta pensare che nel suo ultimo romanzo ripropone elementi di cui i fan sono appassionati: animali, bambini prodigio e altri mondi. Non c’è alcun bisogno di scomodare altri autori per trovare riferimenti a se stesso come Cujo e l’animale di Jack nella saga, lo stesso Jack e La Torre nera stessa.

Il suo stile non cambia poi tanto

Grazie anche ad un lavoro di produzione incredibile, si può dire che lo stile di Stephen King non si è poi modificato negli anni. Per alcuni è un difetto. Altri lo considerano un pregio.

Più in generale la sua narrazione scorre abbastanza bene, le store sono interessanti e non ci dispiace ritrovarci in mondi a noi familiari. , sebbene con le dovute eccezioni, in rete ci aveva abituato. In fin dei conti non tutte le opere di uno scrittore possono piacerci. Personalmente sono più attaccata alle sue opere del passato, quelle che in qualche parte forse sono state spinte anche dall’abuso di droga e di alcol. E per me il top è stato rappresentato dall’ultimo volume della saga de La Torre nera.

Ciò significa che lui abbia perso il suo smalto? No.

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