Spare – il Minore del Principe Harry, recensione

Se c’è una cosa che Spare – il Minore, la biografia del principe Harry d’Inghilterra non riesce a fare è quella di suscitare una forte empatia per quello che il giovane ha passato. E questo è un fattore che non va preso sottogamba.

Una biografia dall’effetto particolare

Questa biografia tanto annunciata del principe Harry riesce sì a colmare dei buchi in quella che è la narrativa della Corona d’Inghilterra. E in qualche modo senza dubbio esprime un punto di vista ben preciso su tante cose accadute e che vengono raccontate. Ma quando si legge Spare – il Minore, la prima cosa che salta immediatamente all’occhio è che il fratello di William sia caduto nella stessa trappola nella quale sottolinea di non voler cadere con questo suo atteggiamento.

A livello umano, leggendo la biografia del principe, non si può non provare tenerezza per un ragazzino che si è trovato in una situazione che non augureremmo a nessuno. È palese che la morte di Lady Diana abbia influenzato la sua vita in maniera preponderante.

E anche che forse qualcosina William quando era più giovane se la poteva risparmiare nei confronti del fratello. Il problema di Spare – il Minore è che aprendoci una finestra sulla vita del principe purtroppo non riesce comunque a cancellare il fatto che, molte cose che lui ha sperimentato, sono tipiche di chiunque perda un genitore.

Certo, il discorso paparazzi merita un cenno a parte perché parliamo di una categoria che in certi momenti non conosce cosa sia la deontologia professionale. Tanto quanto il giornalismo. Ma questo è qualcosa che altre persone come loro sperimentano. E quindi la biografia ottiene l’effetto contrario:  quello di far vedere, nonostante tutto, i pregi oltre che le debolezze del resto della famiglia reale.

Il silenzio sarebbe stata arma migliore di Spare – il Minore

È palese che ci siano delle problematiche, ma al contempo appare evidente come nonostante tutto vi potrebbero essere dei punti di contatto se le parti lo volessero. Ma ancor più chiaro è il fatto che con Spare – Il Minore, il principe abbia fatto quello che ha sempre detto di non volere. Ovvero mettere la sua privacy totalmente nelle mani di sconosciuti.

Sì, si può dare un proprio taglio alla questione. Ma allo stesso tempo siamo tutti coscienti che al 95% il gossip è creato da una marea di stupidaggini. Eh sì, possono far male. Ma allo stesso tempo ci si rende conto come la vera arma davanti a tutto ciò sia il silenzio, il non prestare il fianco.

Ed è quello che Harry ha fatto con la sua biografia. Evidenziando, ci duole dirlo, anche l’effettivo ruolo delle persone che ruotano attorno a lui. Si potrebbe avere una parentesi immensa sul tema: evitiamo, sottolineando che forse uno psicologo e il proteggersi da manipolazioni dovrebbero essere le priorità del principe cadetto. È un libro da leggere? Sì, è scritto abbastanza bene.

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