La Torre Nera: La Torre Nera – Parte Prima

Con il settimo ed ultimo capitolo della saga, “La torre nera”, Stephen King raggiunge l’apoteosi della sua carriera. Inutile negarlo, la maggior parte dei suoi lettori potranno confermarlo: dopo di essa non sono state molte le storie dello scrittore che hanno emozionato. Non che la sua vena si sia esaurita, semplicemente quando si raggiunge il punto più alto, non si può sperare di superarlo.

Questo volume rappresenta la conclusione ed il perché di più di trent’anni di scrittura dell’artista ed è impossibile non notare come alla fine lo stesso King si riveda nel suo eroe più controverso. La recensione necessita di una arbitraria suddivisione in due parti, al fine di essere il più possibili esaurienti.

Tornando alla storia abbiamo lasciato Susannah in mezzo da un nugolo di nemici alle prese con il suo parto: ciò che non vi abbiamo detto finora è che il bambino, per uno strano scherzo della magia e della scienza, è il figlio naturale di Roland e di Susannah. Un fatto possibile grazie al demone che nel primo capitolo de “L’ultimo cavaliere” ha approfittato di Roland (il quale volevo ottenere dallo stesso risposte, n.d.r. ) e che poi è stato soggiogato grazie al sesso dalla donna in “Terre Desolate“. Profezia vuole che sarà lui, soltanto lui, in grado di fermare l’ultimo pistolero.

Il bimbo nasce, e mangia con lei che lo danno al mondo, mia. Susannah da pistolera qual è, riesce ad approfittare di una distrazione dei suoi carcerieri per distruggere tutti. Presa quasi per istinto materno non riesce però ad uccidere il bambino, Mordred, metà umano e metà ragno perché al contempo figlio del Re Rosso.

Mentre la donna attende il ritorno dei suoi amici, Jake e padre Callahan tentano di raggiungerla: quest’ultimo soccomberà ai vampiri che per tutta la vita ha tentato di combattere, dando modo al bambino di fuggire e tentare di salvarsi per raggiungere la compagna, attraverso l’unica strada possibile, un sottopassaggio di New York dotato di una porta in grado di viaggiare fra mondi. Allo stesso tempo Eddie e Roland riescono ad approfittare di una porta magica, creata dal vettore, che consente loro di tornare nell’anno in cui gli altri pistoleri si trovano.

Entrambi passaggi, sia quello di Jake che quello di Roland e Eddie non sono privi di pericoli: nonostante ciò il gruppo si riunisce e cerca di spostarsi verso il luogo dove stanno dover portare a compimento la prossima missione: il salvataggio del vettore al fine di evitare il crollo della torre nera.

In questa prima parte Stephen King  incomincia a dare ai propri lettori gli indizi sulla fine della saga, e sulla futura evoluzione dei personaggi. Lo fa approfittando di diversi cenni sia alla sua vita che alle altre sue opere.La storia riacquista il mordente che aveva perso nel penultimo capitolo, tornando ad avere un ritmo sostenuto ed una prosa veloce.

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