Pubblicare a pagamento o pubblicare gratis?

Intanto chiediamoci perché dovremmo autopubblicarci. Un conto è auto pubblicare un piccolo libro che magari è nato solo per celebrare un evento familiare (un particolare album di ricordi, una ricerca storica sulla famiglia e via dicendo) un conto autopubblicare un romanzo o un saggio prima ancora di averlo mandato in visione a qualche casa editrice.

In pratica vi sto dicendo: non fatevi consigliare dalla fretta di voler vedere stampata la vostra opera. Rivedetela e correggetela a più riprese, scegliete con cura gli editori a cui mandarla, assicurandovi prima che abbiano in catalogo opere simili a quelle che intendete proporre. Poi aspettate. E se non succede niente?

Allora potete pensare a pubblicare autonomamente i vostri scritti. Fino a poco tempo fa, l’unica possibilità per farlo erano gli editori a pagamento e, come il filmato vi suggerisce, sarebbero un’opzione da scartare a piè pari per vari motivi.

Con l’avvento di siti come Il mio libro, infatti, potete ottenere gli stessi risultati mantenendo i vostri diritti sull’opera e risparmiando sui costi. Pagherete infatti solo le copie che intendete stampare e non avrete obbligo d’acquisto delle stesse. In più, con un piccolo sovrapprezzo, potete anche metterlo nella vetrina del sito. Se poi decidete di realizzare un eBook allora i costi sono praticamente nulli.

Certo, direte voi, una volta stampato, il volume che, come dice Patrizia Violi vi consentirà di presentarvi al meglio anche presso una tradizionale casa editrice, avrà bisogno di una promozione. Come fare? Solitamente questo è compito dell’editore.

Ebbene, con un po’ di abilità potete rendere visibile la vostra opera grazie al web. Per prima cosa, realizzate un book trailer, che potrete poi pubblicare su canali come Youtube o Trailer libro e cercate di far girare gratuitamente qualche stralcio del romanzo, ad esempio il primo capitolo, in modo da incuriosire i lettori.

Infine, seguite i consigli di Giada Aramu sull’autopromozione e naturalmente non mettete limiti alla vostra creatività e alle risorse offerte dalla rete.

Lascia un commento