Black Ocean: un tatuaggio per leggere gratis (a vita!)

Una cosa è certa: l’iniziativa della casa editrice Black Ocean è davvero singolare e, nonostante lo stupore iniziale, sono già due le case editrici che hanno seguito la Black Ocean in questa bizzarra iniziativa. Se siete amanti della lettura, spendete una cifra spropositata in libri e non avete affatto paura degli aghi allora leggete l’iniziativa e rifletteteci un po’ su, i prossimi potreste essere voi.

La trovata della piccola casa editrice americana è molto semplice: chiedere ai lettori di scegliere un libro che li ha particolarmente colpiti tra quelli del loro catalogo e farsi tatuare un’immagine che ricordi un personaggio, una scena o che richiami in qualsiasi modo il testo che hanno scelto.
Il tatuaggio dovrà in seguito essere fotografato dal lettore (la casa editrice consigli di scattare più foto durante la lavorazione nello studio del tatuatore) e poi inviarla alla Black Ocean. I coraggiosissimi partecipanti avranno diritto a ricevere, per sempre, letture gratis di testi e riviste letterarie della casa editrice, un affare per chi ama i tattoo.

L’iniziativa, prima aspramente criticata, ora ricevere l’ammirazione di molte altre case editrici che hanno già rilanciato l’evento stimolando i loro lettori a tatuare il proprio corpo con le scene che più hanno apprezzato e guadagnare così un cartellone pubblicitario… vivente! E come dare torto agli originali editori? Con un solo tatuaggio inciso per sempre sulla pelle dell’appassionato lettore una casa editrice potrebbe davvero riuscire ad assicurarsi vendite a vita dei titoli più amati dal pubblico. Il passaparola, si sa, funziona sempre, soprattutto se portato su un braccio, un polso o sul collo e sfoggiato nelle caldissime giornate estive!

La tatoo-advertising è già diventata una moda: che siano i lettori a scegliere il titolo e a interpretarlo o che siano gli editori stessi a proporre un titolo da incidere, a piacimento, sulla pelle degli appassionati poco importa, la pubblicità e le vendite sono già assicurate!
[Photo Credits nytimes]

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