Lo scrittore Akos Kertész chiede asilo politico in Canada

akos kertez asilo politico canadaSiamo nel ventunesimo secolo. Ma per quanto possa sembrare anacronistico, ancora oggi alcuni scrittori, perchè poco amati e perseguitati in patria sono costretti a chiedere asilo politico all’estero. E’ il caso di Akos Kertész, importante scrittore di 80 anni. Un caso emblematico, perchè non si parla di uno stato nel quale viga la dittatura ma di una nazione facente parte dell’Ue. Eppure l’anziano autore di libri politici, si è dovuto spingere fino ad una tale richiesta.

E’ proprio questo a destare scandalo. Si potrebbe entrare nel merito della situazione politica ungherese, ma non è questo né il luogo né il contesto adatto. Ci si può però soffermare, per capire meglio, su quella che è stata ed è la carriera dello scrittore Kertész. Prima di tutto si parla di uno “scrittore critico“,  una di quelle figure intellettuali particolari. Se dovessimo scegliere un autore italiano che ne potesse “assumere” idealmente il ruolo la nostra scelta cadrebbe senza dubbio su Pier Paolo Pasolini.

Parliamo infatti di uno scrittore privo di schermi, in grado di dettare nel bene e nel male vizi e virtù del suo paese di origine. Un fattore questo che non piace particolarmente ai potenti, comunemente costretti a rivedere attraverso sapienti analisi ciò che non va della loro gestione.

Akos Kertész è un artista della parola che non ha avuto remore a raccontare ciò di cui l’Ungheria si è macchiata negli anni, spingendola, anche a “brutto muso” a fare i conti con i propri problemi. La risposta a tale atteggiamento è stata una vera e propria “persecuzione” e non solo di tipo mediatico. Minacce costanti sono state perpetrate ai suoi danni da autorità  di diverso grado e rango.  E’ per questo motivo che atterrando in Canada un paio di giorni fa l’uomo ha richiesto, grazie ad alcuni amici, asilo politico nello stato presentando regolare documentazione e prove della sua persecuzione.

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