Relazioni Morbose di Cecilia Ştefănescu

relazioni morbose nikitaDavvero interessanti le proposte di Nikita Editore, che si propone

di raccontare i paesi nati dalla fine del blocco sovietico, nella loro attualità, nelle loro contraddizioni, nelle storie delle persone che li abitano. Esplorando tutto quel mondo che parte da Berlino e arriva fino alla Siberia.

Una trentina di curatissimi titoli ogni anno, che stanno suscitando la mia curiosità e che sono convinta cattureranno anche voi. Ho appena finito di leggere Relazioni Morbose di Cecilia Ştefănescu e nei prossimi giorni passerò a La sessantenne e il giovane.

Relazioni morbose è la storia, narrata in prima persona, del travagliato incontro di una giovanissima donna con i propri sentimenti e con la propria sessualità/omosessualità. Figure centrali, nel suo percorso, Alex, un’altra giovane donna, e Kiki la bambina paffuta – alter ego infantile della protagonista, le cui incursioni sotto forma di ricordo ne condizionano continuamente l’umore e i pensieri.

I ricordi, nella narrazione, si alternano al sogno, alle fantasie, agli avvenimenti quotidiani, ai progetti. Una sorta di caleidoscopica ricostruzione di sé, che la protagonista opera avendo come sfondo una Bucarest anni novanta, raccontata anch’essa per frammenti e in piena decostruzione/ricostruzione.

Potremmo dire che siamo di fronte ad romanzo di formazione che si sviluppa attraverso la tecnica narrativa del flusso di coscienza, ma sarebbe una semplificazione eccessiva. Cecilia Ştefănescu ha infatti uno stile molto personale, una unicità narrativa, che mi hanno trascinata nella storia.

Anche se, devo ammetterlo, ho avuto sempre la sensazione che il flusso di coscienza come i momenti di smarrimento della protagonista fossero sempre e comunque sotto uno stretto e ferreo controllo. Lo stesso, suppongo, che, con la complicità delle traduttrici, ha partorito una prosa curata e cesellata.

Sono sempre più convinta che lettori e scrittori italiani dovrebbero aprirsi alla letteratura dell’Europa dell’est, convinzione che ho maturato leggendo Seppellitemi dietro il battiscopa, della Nottetempo, e che Nikita editore ha rafforzato.

Il travaglio interiore, i sentimenti, sono sempre gli stessi nell’uomo, ma non il modo di viverli, di affrontarli, di raccontarli e non ha davvero senso, in un mondo che sotto i nostri occhi si svela ampio e complesso, limitarsi alle solite voci narranti.

Dopo altre chiacchiere innaffate di brandy, Renato mi prese le mani, stringendole forte, e mi dichiarò chiaro e tondo che mi desiderava come mai aveva desiderato una donna nella sua vita. E così, vuoi per noia, vuoi per curiosità, andai a letto con l’artista ridicolo e continuai un anno intero. Alex non si suicidò, però uccise un gattino la sera stessa in cui, tornando a casa, mi sorprese tra le lenzuola con Renato, senza un pensiero al mondo. Ebbe un gemito e uscì dalla stanza come una furia, feci appena in tempo a scorgere dalla finestra che dava sulla strada un batuffolo rossiccio fluttuarmi davanti agli occhi, in un ultimo volo d’addio.

Autore: Cecilia Ştefănescu
Titolo: Relazioni Morbose
Traduzione: Anita Natascia Bernacchia e Maria Luisa Lombardo
Editore: Nikita
Anno: 2011
Pagine: 160
Prezzo: € 14.00
ISBN: 9788895812106

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