Ebook a scuola, un passo in avanti

Avevamo già parlato dei libri elettronici e di un possibile loro sbarco in ambito scolastico. Uno dei problemi più grandi riscontrati in tal senso riguardava la poca capacità degli ereader attualmente in commercio di piegarsi alle esigenze dello studente.

Non si tratta di scuse campate in aria. Non più tardi di qualche settimana fa un clamoroso rifiuto nei confronti di Amazon e Kindle DX è stato posto in atto dalla Washington University. La colpa? Il lettore risultava poco versatile.

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tu non sei come le altre madri

Tu non sei come le altre madri, in uscita per E/O

tu non sei come le altre madriNon avevo mai sentito parlare di Angelika Schrobsdorff, ma devo ammettere che è sufficiente la sua biografia a farmi venire voglia di leggere i suoi romanzi: è nata nel 1927 a Friburgo, è poi andata a vivere a Sofia in Bulgaria; nel 1947 è tornata in Germania, ha vissuto a Parigi, a Monaco, in Israele e si è poi fermata a Berlino dove vive tutt’ora. I suoi romanzi, questo in particolare, sono un vero e proprio caso editoriale.

Tu non sei come le altre madri racconta la storia di Else, una ragazza tedesca, ebrea, che vive piuttosto trasgressivamente la propria vita. Siamo nella prima metà del Novecento e questa giovane donna ha le idee molto chiare: vivere la vita a pieno e soprattutto non legarsi ad un solo uomo, cercando di avere però un figlio da ognuno di quelli di cui si innamora.

Cito dal sito della E/O:

Ecco allora Fritz, Hans ed Erich, mariti, compagni, amanti, padri rispettivamente di Peter, Bettina e Angelika, tre facce diverse dell’universo maschile egoista, debole e inadeguato. Ed ecco la Prima guerra mondiale, i favolosi anni ’20 trascorsi in un frenetico girotondo di concerti, teatri e feste, gli anni ’30 e il nazismo, le leggi razziali e l’esilio in Bulgaria.

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waris dirie fiore deserto

Libri di storie vere: vi piacciono?

waris dirie fiore desertoTemo che i miei primi libri di storie vere, quelli che poi mi hanno condotta dritta dritta a leggere, Fiore del deserto, la biografia della modella Waris Dirie, edizioni Garzanti, siano state le storie dei santi. Lo so, oggi molti sostengono che alcuni dettagli in certe agiografie siano stati, come dire, amplificati, un po’ ritoccati. Per me, però, che ero una ragazzina curiosa erano tutte vere.

Perciò leggevo attratta e inorridita storie di donne a cui veniva strappato il seno, uomini torturati, infilzati, messi a testa in giù, bambini morenti felici di morire perché stavano per incontrare Dio e via dicendo.

Non vorrei urtare la sensibilità di nessuno, quindi vi spiego subito che non mi interessa discutere la veridicità dei racconti, ma la capacità che avevano e hanno tutt’ora di attrarre la nostra attenzione.

Torniamo dunque a noi. Mi rendevo conto che leggere simili biografie mi procurava dolore e spavento più che leggere i romanzi, anche i più terribili. Eppure avevo come la sensazione che fosse un dolore giusto, legittimo, perché in qualche modo condividevo (avevo l’illusione di condividere) la vita di queste persone. Mi sembrava anche di emendarmi. Insomma, ero stata così fortunata che dovevo espiare anche se solo in minima parte la mia colpa. Facciamo ora un salto di vent’anni.

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Fiabe: a Corigliano d’Otranto il corso per imparare a scriverle

“Per scrivere una Fiaba ci vuole un fiore…”. E’ questo il titolo del corso di scrittura creativa che accoglierà tutti coloro che vorranno imparare a scrivere una fiaba, tre giorni di incontri dedicati alla narrazione di tutti quegli elementi che, uniti e mischiati ad arte, soddisfano la fantasia dei più piccoli. Le fiabe, soprattutto quelle più belle, rimangono impresse nella memoria dei bambini e tengono loro compagnia: per le favole più belle i bimbi creativi disegnano ritratti, colorano prati e cieli azzurri, e raccontano finali alternativi arricchendo di elementi, con le loro domande, un personaggio che li ha colpiti in modo particolare.

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Recensione di “Come sono diventata scrittrice” di Eudora Welty

E’ difficile poter definire questo romanzo una manuale di scrittura come molti critici hanno asserito in alcune recensioni e mi dispiace dover dire che, per ciò che mi riguarda, nel testo non ho trovato i riferimenti che mi aspettavo di poter leggere in un romanzo dalle premesse così interessanti. Come sono diventata scrittrice non parla in realtà del percorso “materiale” nel mondo dell’editoria e della narrazione, ma piuttosto di una lunga serie di ricordi e di frammenti di vita che ci accompagnano nell’infanzia, nell’adolescenza e nei primi anni dell’età adulta della scrittrice. Eudora Welty racconta con dolcezza gli anni della sua formazione, le prime letture e la passione per la narrazione, un racconto pregno di ricordi dell’infanzia, dei primi giochi spensierati e delle riflessioni, già mature e consapevoli, del mondo degli adulti. Alle gioie di Eudora Welty ragazza, seguiranno poi gli anni della Grande Depressione, un periodo che segnò per sempre la società americana e che, al tempo stesso, stimola la creatività della scrittrice regalandole parole, racconti e tante fotografie.

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Volta la carta, gli interventi della settimana

Si sta svolgendo una settimana davvero importante per  L’Aquila e la letteratura. E’ infatti in corso dallo scorso mercoledì il festival della letteratura indipendenteVolta la Carta”. Un evento importante non solo dal punto di vista strettamente tecnico della presentazione di opere indipendenti e poco conosciute, ma anche dal punto di vista della rinascita culturale della città.

Un aforisma di Fabrizio De Andrè dà il nome alla manifestazione che nasce grazie alla collaborazione del Salone del Libro di Torino,  a quella dell’Associazione culturale libri al sole ed alla Fondazione Fabrizio De André, da sempre attenta sul tema.

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Come scegliere i libri da leggere

libri colorati

Come scegliete i libri da leggere? Seguite i consigli degli amici? Leggete blog come Libri e Bit? Sfogliate i cataloghi delle case editrici e fate come una mia amica che sceglieva i libri in base alla copertina?

Devo ammettere che sulle mie decisioni pesa molto il costo dei libri. Se fosse per me ne comprerei tre o quattro al mese, ma ho dovuto seguire il portafogli più del cuore e così ora mi limito a pochi libri all’anno. Gli altri li prendo in prestito da amici e parenti o dalla biblioteca.

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Tverzan Todorov Garzanti

Tverzan Todorov, Gli altri vivono in noi e noi viviamo in loro

Tverzan Todorov GarzantiAvete presente quei giorni in cui la vostra vita vi va stretta e avreste bisogno di nuovi stimoli, di conoscere gente nuova, di allargare i vostri orizzonti? C’è un libro che può fare tutto questo, ve ne parlo oggi, ed è di Tzvetan Todorov. Avevo già letto Todorov: un saggio sulla letteratura nella collana Garzanti Le forme. Sono stata perciò incuriosita dalla sua autobiografia intellettuale.

Gli altri vivono in noi e noi viviamo in loro raccoglie alcuni saggi scritti tra il 1983 e il 2008 selezionati dall’autore. Todorov, classe 1939, nato e cresciuto nella Bulgaria comunista, è diventano poi cittadino francese. Per lui è stato come vivere a cavallo tra due mondi.

La sua passione per lo studio e per gli esseri umani ha trovato in Francia la possibilità di espandersi senza limiti. La sua curiosità poteva essere soddisfatta senza censure e questo ha portato Todorov a rendersi conto di quanto la propria esperienza personale influenzi il modo di rapportarsi alle scienze umane e al proprio oggetto di studio.

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Buenos Aires: la Torre di Babele di libri in regalo

Come forse già saprete, quest’anno l’UNESCO ha assegnato alla città di Buenos Aires il titolo di Capitale mondiale del libro, un onore che spetta alle città che più si sono impegnate nella promozione della lettura e della formazione letteraria dei suoi cittadini. Questo grande riconoscimento è stato comunicato lo scorso 23 aprile 2011, il giorno di apertura della Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Il titolo, molto apprezzato soprattutto dai lettori e degli scrittori che fomentano la pubblicazione di volumi e testi di ogni genere, ha stimolato la creatività di un’artista argentina, Marta Minujin, che ha deciso di realizzare un’installazione tutta dedicata ai libri.

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Ulisse: il romanzo di James Joyce conquista Twitter

Chissà se James Joyce avrebbe mai immaginato che uno dei più grandi social network del mondo gli dedicasse un giorno 24 ore non-stop postando frasi e citazioni tratte da uno dei suoi romanzi più famosi… Sicuramente no, e ad essere sinceri anche noi siamo rimaste piacevolmente sorprese nel vedere come uno degli strumenti di comunicazione più moderni venisse così brillantemente sfruttato per rendere omaggio a un’opera degli inizi del 1900. L’iniziativa è davvero incredibile e coinvolgerà tutti gli utenti di Twitter che, quest’anno e per la prima volta, hanno deciso di rendere omaggio allo scrittore in un modo davvero curioso e divertente.

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