Adelphi, Einaudi, Giunti, Mondadori, Salani, minimum fax: avete una casa editrice preferita?

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Avete una casa editrice preferita? Apparentemente è una domanda priva di senso: leggiamo scegliendo il genere che più ci appassiona, l’autore che è in grado di coinvolgerci e farci astrarre dalla realtà, i temi che in quel momento ci interessano maggiormente.

Provate però ugualmente a fare un giro nella vostra libreria. Se doveste catalogare i libri per casa editrice, quale spiccherebbe per numero dei volumi? In Italia abbiamo a disposizione davvero molti editori, i cui libri siamo spesso in grado di riconoscere non solo dal logo, ma anche dalla carta, dalla copertina ruvida o liscia.

A volte un editore merita la nostra fedeltà per motivi, diciamo così, di maggior peso, come la qualità delle opere pubblicate. Altre volte ci lasciamo affascinare dalle copertine. Sembra strano, ma nel mio caso, per dirne una, le copertine della Neri Pozza mi attirano come una calamita.

Certo, come in tutte le storie d’amore, se oltre la copertina non c’è niente allora anche la passione più folle tende a scemare.

La Einaudi, soprattutto con la collana Gli struzzi, in genere non mi delude mai in quanto a scelta degli autori. La Giunti mi ha tutta la mia stima per aver dedicato due intere collane, Astrea e Super Astrea, alla narrativa femminile. La Gallucci ho imparato ad amarla con mia figlia, mentre con la Salani ero in contatto già da tempo.

Le storie d’amore con le case editrici, però, non possono durare tutta una vita. Per il lettore curioso sono d’obbligo la scappatella e il tradimento sistematico. Altrimenti non potrebbero mai trovare spazio i nuovi editori.

Altrimenti non potremmo conoscere le nuove voci della narrativa italiana e straniera che spesso vengono alla luce proprio grazie al coraggio delle case editrici emergenti.

Perciò, mentre state per mettere le mani sul volume della vostra casa editrice preferita, lasciatevi tentare da quella strana copertina, da quel logo che non avete mai visto. Certo, rischiate di esplorare territori assai poco interessanti, ma se invece fosse l’inizio di una nuova storia d’amore?

[Photo Credits: seo_gun su Flickr]

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