Scusate la polvere di Elvira Seminara

scusate polvere elvira seminaraCoscienza, detta Enza, ma anche Zen, si ritrova vedova a poco più di quarant’anni. Ad aiutarla nel difficile periodo dell’elaborazione del lutto le sue amiche di sempre, Alice e Mia, entrambe stravaganti e dotate di passioni piuttosto particolari. Mentre cerca di riprendersi dal dolore, Enza si rende conto che qualcosa non torna nella vita di suo marito.

Chi era la donna morta con lui nell’incidente? Perché il di lei marito cerca di organizzare un incontro con Enza e le allunga continuamente la mano sul ginocchio? Cosa sono quelle strane fialette nascoste in frigorifero e di chi sono i capelli bianchi che Enza continua a trovare in casa? Che fine ha fatto Jacopo, il giovane e attraente vicino, forse gay e forse no?

Sembrerebbe un giallo, ma Scusate la polvere di Elvira Seminara è invece una commedia, di quelle che, per il gioco degli equivoci che contiene, per gli ambienti che ospitano i vari personaggi, potrebbe essere tranquillamente rappresentata a teatro. Ho letto tutto il romanzo e qualsiasi accenno io possa farvi vi rovinerebbe la sorpresa.

Vi svelerò solo un dettaglio del racconto perciò saltate il paragrafo se preferite non sapere niente: la possibile avventura tra Enza e Jacopo, che ha dieci anni meno di lei, non si consumerà. Questo lo ammetto, da quarantenne, mi è dispiaciuto un po’.

Per il resto, il romanzo della Seminara è piacevole e si lascia leggere. Mi hanno molto divertita, su tutto, i giochi di parole che l’autrice inserisce nella narrazione e nei dialoghi e che la fanno somigliare alla sorella dell’enigmista Stefano Bartezzaghi. Ad incuriosirmi più di tutti, però, alcuni passaggi narrativi più impostati. Leggerei volentieri un romanzo più serio di questa autrice, perché nel momento in cui esce dallo schema della narrazione divertente e si lascia andare, il livello della sua scrittura sale rapidamente.

Avevo i guanti, perciò rimasi interdetta, ma lui mi sfilò quello destro con tanta oscena delicatezza, indugiando sospiroso nel gesto e sfogliando dito per dito, con quella grazia e insieme cupidigia, che pareva mi levasse gli slip. Mi vergognai tanto a quest’idea che per nascondermi lo baciai sulla bocca, benché fossimo in pieno centro e con due dita di rossetto (almeno io). Non è vero. Magari l’avessi fatto. Invece gli ho solo sorriso, inebetita, mentre lui mi baciava il dorso della mano nuda e vergognosa. Poi l’ho messa in tasca e si è fatta subito sera.

Autore: Elvira Seminara
Titolo: Scusate la polvere
Edizioni: nottetempo
Pagine: 180
Prezzo: € 12,00
EAN 9788874523184

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