Un diamante da Tiffany, recensione

Un diamante da TiffanyCassie si appresta a festeggiare il suo decimo anniversario di matrimonio. Le sue più care amiche sono con lei: Anouk da Parigi, Kelly da New York e Susy da Londra. Le acconciano i capelli, le regalano un vestito stupendo, chiacchierano come hanno sempre fatto. Proprio quella sera, però, Cassie scoprirà di non essere l’unica donna nella vita di suo marito.

Spinta allora dal terzetto, deciderà di volare fino a New York per quattro mesi, al termine dei quali si recherà a Parigi e infine a Londra. Le sue vecchi amiche vogliono infatti darle l’opportunità non solo di rimettersi in sesto, trovare un lavoro, dimenticare il marito, ma anche di riprendere in mano la vita cui ha abdicato sposandosi giovanissima.

Ognuna di loro darà a Cassie consigli sui capelli, sui vestiti, sul lavoro, sul modo di comportarsi con gli uomini. Nessuna però può immaginare come cambierà inaspettatamente la sua vita. Complice un pacchetto che l’aspetta, naturalmente, da Tiffany.

Un diamante da Tiffany, ad essere sincera, sembra una sintesi di tutti i romanzi rosa che ho letto fino ad ora, mescolato naturalmente con il film Colazione da Tiffany cui la copertina strizza platealmente l’occhio. Sarà per questo che non l’ho trovato particolarmente avvincente.

Sin dalle prime pagine ho capito come sarebbe andata a finire per Cassie, mentre i personaggi migliori scompaiono un capitolo dopo l’altro, muovendosi tra scontate descrizioni di città europee (temo che noi italiani saremo sempre quelli con i panni stesi alle finestre). Personalmente avrei tenuto Claude fino alla fine e gli avrei dato più peso: è il meno svolazzante di tutti, anche se paga questa sua mancanza di leggerezza.

Ad ogni modo, se siete appassionate di romanzi rosa, se anche voi avete delle amiche che vi salvano la vita ed un amore da dimenticare, questo tomo di oltre cinquecento pagine vi terrà compagnia per tutte le vacanze di Natale. Poi venite a raccontarmi, però, quale personaggio vi è piaciuto di più e con quale delle quattro amiche vi identificate.

L’autista la fece scendere all’angolo, evidentemente segna segnalarlo alle macchine dietro, i cui guidatori si misero a strombazzare all’impazzata agitando imbestialiti i pugni contro di lei (come se fosse colpa sua), mentre sterzavano sul selciato e l’autista scaricava le sue valigie dal bagagliaio. Era arrivata lì con molti più bagagli di quando era arrivata a New York. Se l’avessero fermata alla dogana, avrebbero pensato che lavorasse per le pompe funebri, data la quantità di vestiti neri dentro le valigie.

Autore: Karen Swan
Titolo: Un diamante da Tiffany
Traduzione: Rossella Visconti
Editore: Newton Compton
Anno: 2011
Pagine: 512
Prezzo: € 9,90
ISBN 978-88-541-3651-9

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