Mai fidarsi del proprio caddie, soprattutto se di nome fa Steve Williams. Dopo la biografia comic non autorizzata del campione di golf Tiger Woods, il mondo editoriale potrebbe vedere presto sul mercato un nuovo libro, questa volta senza vignette ma di solo testo scritto, scritto dal caddie del contestatissimo golfista e appassionato di donne Woods.
Recensioni
Recensioni letterarie di libri ed ebook di ogni genere.
I Vendicatori, di Stephen King: recensione
Se avete voglia di leggere Stephen King ed avete voglia di partire da una delle sue opere più “strane”, almeno a parere di chi vi scrive, beh, non dovete fare altro che recuperar e una copia de “I vendicatori” ed iniziare con la lettura. Sarà davvero un mondo strano quello che si aprirà a voi. E non solo perché i personaggi al suo interno vi sembreranno tanto famigliari.
La Quinta Verità, di Giorgio Fabbii: recensione
“La quinta verità”, di Giorgio Fabbi. Mi imbattei in questo libro in una cittadina vicino casa, per puro caso. Una libreria (della quale per puro caso, lo giuro, ho il segnalibro accanto al computer, n.d,.r.) stava effettuando una svendita. Forse perché in procinto di chiudere. E vendeva la maggior parte dei libri sotto costo. Il tomo in questione, appena 80 pagine, mi conquistò subito: era compreso in un gruppo di libri con dicitura “tutto ad un euro”.
Facciamo finta che non sia successo niente di Maddie Dawson
Se fate parte di un club del libro, Facciamo finta che non sia successo niente è quello che fa per voi. Il romanzo di Maddie Dawson è in uscita a fine luglio, per la Giunti e farà certamente discutere perché racconta una storia scandalosamente normale.
Ve la sintetizzo perché qui la sorpresa non sono i fatti, ma il modo in cui la scrittrice ce li racconta. Dunque, la protagonista è Annabelle. Ci racconta, in prima persona la storia della sua vita e del suo matrimonio. Pur avendo assistito alla separazione dei suoi, decide di sposarsi giovanissima e di credere nel matrimonio.
Il suo amore per Grant è un amore tranquillo, che, prevedibilmente, verrà scosso, proprio nei primi anni di matrimonio, dall’amore passionale e travolgente per Jeremiah. Un classico: la protagonista è divisa tra due uomini e noi lettrici fino all’ultimo non sapremo bene chi dei due ci piace di più o chi detestiamo di più. Perché allora questo romanzo è diverso dagli altri che raccontano storie d’amore?
L’isola dei Liombruni di Giovanni De Feo
Entusiasmante. Giovanni De Feo e L’isola dei Liombruni mi hanno conquistata.
Come forse sapete, sono un’appassionata di fantasy. Talmente appassionata che a volte anche se un romanzo non è di altissimo livello mi lascio trasportare dalla storia e mi immedesimo nei personaggi.
Quando ho visto il book trailer del libro e visitato il sito ufficiale, ne sono rimasta incantata, ma temevo, leggendo il romanzo, di avere una brutta sorpresa.
Sono stata perciò felice di constatare che Giovanni De Feo è davvero un ottimo scrittore: talentuoso, innovativo, prodigo di suggestioni e di immagini magiche e inquietanti.
Non è facile scrivere un romanzo fantasy originale (ultimamente sembra che gli argomenti siano sempre gli stessi). L’isola dei Liombruni, da questo punto di vista, vi sorprenderà, con la sua eco mitologica.
A Bologna le bici erano come i cani, di Paolo Nori
Parlare del libro di Paolo Nori mi riesce difficile. Mi è piaciuto molto, l’ho trovato davvero curioso ed è uno di quei casi in cui raccontarvelo significa togliervi il diritto di scoprirlo da soli. Ad ogni modo, per farla breve, racconta la storia di uno scrittore e del suo rapporto con alcuni suoi condomini. Con uno in particolare, Benito.
Questo signore perentorio e silenzioso vuole che il protagonista del romanzo svolga per lui un compito molto delicato (che si scoprirà solo alla fine del libro).
Intorno a questa storia centrale ruota tutto il mondo dello scrittore. Un mondo percorso in bicicletta e in cui tutti i personaggi hanno un soprannome. Un mondo che risulta familiare anche a chi non è affatto bolognese.
Perfezione, Storia di un tradimento di Julie Metz
La storia, a pensarci bene, non è poi tanto originale: una donna scopre che suo marito la tradiva da anni e si mette a caccia delle amanti. La differenza con i romanzi che di solito leggiamo, però, è che questa è una storia vera.
Tutto quello che leggerete in Perfezione – Storia di un tradimento è accaduto alla sua autrice Julie Metz. Naturalmente i nomi delle persone coinvolte, eccezion fatta per il suo, sono stati cambiati, così come alcuni dettagli.
In pratica, Julie vive un matrimonio fatto di alti e bassi, ma che non ha mai messo in discussione. Soprattutto, è convinta di conoscere bene Henry, suo marito, scrittore, amante dei viaggi e della buona cucina. Scoprire le sue relazioni extraconiugali non sarà soltanto doloroso, ma porterà Julie a compiere un viaggio alla scoperta di se stessa.
Questa scrittrice, che ha osato rivelare ai quattro venti la sua storia, porta noi lettrici, tradite o meno, a confrontarci con una serie di interessanti domande: chi sono io senza mio marito? Devo sacrificare il mio lavoro per lui? Che diritti ho all’interno del rapporto? Perché mi sono sposata?
Un uomo a pezzi di Michael Thomas
Inquietante, denso, affascinante, cupo. Il romanzo di Michael Thomas vi trascinerà in un tour de force nella testa e nel cuore di un uomo che in poche ore ripercorre tutta la sua esistenza, mentre annaspa per capire se ama ancora sua moglie; se può farcela a mantenere la sua famiglia; a convivere con la propria identità di nero, sposato ad una donna bianca e con tre figli di tre diversi colori di pelle; alle implicazioni causate dall’attentato alle torri gemelle.
Sarà un caso il fatto che il nome del protagonista sia Ismaele? Anche se non è nelle intenzioni dell’autore, mi è venuto spontaneo pensare al protagonista di Moby Dick e al suo rapporto con la balena bianca (un capodoglio in realtà).
La sensazione che ho avuto leggendo Un uomo a pezzi, in effetti, è la stessa che mi ha attraversato guardando Crash di Paul Haggis. Entrambi mi costringono ad andare oltre i luoghi comuni e quello che credo di sapere su un paese vastissimo come gli Stati Uniti d’America.
Quando leggiamo Libertà di Franzen, i romanzi della Weiner, Philip Roth, Paul Auster, pensiamo di portarci a casa un pezzetto di america, ma sono solo frammenti di un’idea.
Ricordati di essere felice di Christine Orban
Quando vado a caccia di romanzi da consigliare per la stagione estiva, cerco solitamente titoli “leggeri”: storie d’amore, libretti divertenti, che si addicono al sole molto caldo e alla voglia di non pensare troppo.
Ricordati di essere felice è un romanzo che risponde solo in parte a questa descrizione. La storia è apparentemente semplice: Maria vive in una città del Marocco e le sue giornate sono scandite, determinate, dal sole, dal mare, da una madre fuori dal tempo e da un padre che l’adora. Il suo tempo è impegnato dalla scuola, dalle nuotate, da piccole grandi imprese da compiere insieme alla sua amica Sofia.
In questa vita calda e monotona compare periodicamente la zia Fifì, che vive da tempo a Parigi: stravagante, estrosa, portatrice di novità, evocatrice di un mondo fatto di biblioteche, musei, cinema, locali, traffico, pioggia e freddo. Fifì non tratta Maria come una piccola quattordicenne, ma come una futura donna, che ha diritto a fare esperienze diverse.
Desperation, di Stephen King: recensione
Desperation: ci sarebbe da giocare con l’assonanza del titolo. Questo libro di Stephen King è infatto uno di quei titoli capaci di lasciarti con l’amaro in bocca ed al contempo la voglia dannata di capire di più la mente di uno scrittore come quello americano. Parliamo di un libro tra i più “horror” dello scrittore, nel senso canonico della parola.