A pochi passi da te, di Roberto Pellico

recensioneQuelle che erano le premesse di “A pochi passi da te” di Roberto Pellico, sono state ampiamente mantenute. Prima di partire con la recensione va sottolineato che la comodità di un ebook a caratteri grandi per gli ipovedenti è una manna dal cielo anche per le persone che si approcciano stanche alla lettura di un libro. Averli utilizzati per la versione ebook del libro è stato semplicemente un colpo di genio. Una parola per riassumere l’intero volume? Vero.

In tutte le undici storie che l’autore ci presenta, è la verità a rappresentare un filo conduttore molto sottile ma anche molto forte. Chi ha la fortuna di aver conosciuto il mondo GLBT se ne rende conto subito. Ogni storia racconta una vita, un modo di vivere un punto di vista. Se devo essere sincera forse il racconto che da il nome al libro è forse quello che mi è piaciuto di meno. Quelli che più mi hanno coinvolto di più senza dubbio sono “Mentre te ne vai” e “Imprevisti“, gli ultimi due racconti.  Due temi molto particolari vengono affrontati, quello dell’amore tra due donne mature e del rapporto di una di queste con il figlio ormai grande e la storia di due ragazzi, vista dal momento della morte di uno dei due.

Ciò che mi ha tramortito, nel vero senso della parola, è stato vedere nero su bianco ciò che nella maggior pare dei casi accade nella vita reale in situazioni analoghe. Nonostante questa mia preferenza deve essere ammesso: tutti i racconti scritti da Roberto Pellico sono belli e ben scritti. Alcuni, non congeniali alla tipologia di “scrittura” di mia preferenza, ma tutti quanti, impossibile da non notare, fedeli alla loro essenza ed al contesto nel quale sono immersi.

E’ un libro che consiglierei a tutti. A chi ha molta dimestichezza con la letteratura gay, m anche a tutti gli omofobi, per far capire loro che quando si tratta di amore e sentimenti non vi è nessuna differenza.

 

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