Intervista a Roberto Pellico, autore emergente

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Un autore straordinario, conosciuto per caso attraverso i social network che mi ha davvero conquistato. E’ difficile incontrare scrittori come Roberto Pellico, che sappiano “giocare” con le parole e catturarti in ogni caso, a prescindere dal tema affrontato. Vogliamo farvelo conoscere attraverso un’intervista, per portarvi a contatto con la sua semplicità ed le sue emozioni.

Un libro di esordio ed uno autopubblicato che hanno cambiato il nostro modo di approcciarci alla letteratura gay. Personalmente amo il genere, ma non mi stancherò mai di dire che i libri di Roberto dovrebbero essere fatti leggere a tutto il mondo, il particolare agli omofobi. Potrebbero rappresentare una vera e propria cura alla loro stupidità. Ma bando alle ciance e parliamo con Roberto.

L&B: Come è nata la tua passione per la scrittura?

La passione per la scrittura nasce per caso molto tempo fa, quando ero ancora un ragazzino. Inizialmente scrivevo per diletto ed esclusivamente per me stesso. Col tempo poi la passione ha preso forma diventando prima speranza e poi progetto.

È stato facile raggiungere la pubblicazione?

Assolutamente no. L’editoria italiana si scontra con due enormi scogli. Il primo, assolutamente da evitare, è quello dell’editoria a pagamento. Ci sono molti sciacalli in agguato pronti a prendersi gioco delle speranze di aspiranti scrittori. Poi, anche quando si approda a editori seri come il mio, i quali non chiedono nessun contributo all’autore per la pubblicazione, rimane lo scoglio della distribuzione. In altre parole, il libro esiste ma diventa molto difficile reperirlo in libreria. Pubblicare per un editore che distribuisca realmente, diventa dunque complicato, ma sono anche del parere che se il talento c’è, se c’è la determinazione, la passione, qualcosa prima o poi deve pure accadere.

Cosa ne pensi dell’ebook?

Per me la diffusione dell’ebook è un aspetto sicuramente positivo per l’editoria. Porta con sé diversi vantaggi. Il contenimento dei costi, la diffusione tramite tablet e cellulari, la possibilità di trasportare in metropolitana o durante un viaggio diversi libri contenendo lo spazio e il peso. Da amante dei libri, continuerò a comprare e leggere sicuramente in cartaceo, ciò non esclude, però, che l’ebook abbia aperto nuove prospettive al mondo dell’editoria e sia diventato parte complementare ai libri tradizionali nella vita di un lettore.

Se dovessi utilizzare tre aggettivi per descriverti, quali utilizzeresti?

Posso passare alla domanda successiva?

E per le tue opere?

Ti dico le prime cose che mi vengono in mente: semplici. Introspettive. Autentiche.

Progetti futuri?

Sto lavorando a un romanzo. Una storia in cui si intrecciano amore e delusione ma anche leggerezza e ironia. Questo romanzo è la prima vera sfida ma sono determinato. Spero di farvi avere presto notizie.

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