Santamaria legge La regina dei castelli di carta di Stieg Larsson

Con La regina dei castelli di carta, si conclude la Trilogia Millennium in versione audiolibro. A leggere i tre romanzi di Stieg Larsson, è stato Claudio Santamaria, attore e doppiatore romano. Abituati a vederlo in televisione o al cinema, diretto da grandi registi come Nanni Moretti, Pupi Avati, Michele Placido, questa volta Santamaria ha sorpreso tutti entrando in sala di registrazione e dedicandosi per qualche mese alla lettura di Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco e, l’ultimo arrivato, La regina dei castelli di carta.

Si è appassionato, si è emozionato, si è lasciato trasportare dalle storie di Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist, i protagonisti che intraprendono indagini in tutto il territorio svedese.

Ma come è stato leggere più di duemila pagine?

E’ stato sicuramente un ottimo allenamento per il suo lavoro di attore, in cui è fondamentale fare attenzione ai cambiamenti di tono e alle inflessioni, proprio per regalare attimi di suspance e di emozione. Clima che ha saputo ricreare dando voce alle parole di Larsson. Santamaria si è inevitabilmente appassionato ai personaggi, soprattutto a Lisbeth, dalla quale è rimasto affascinato per il modo di utilizzare i computer e per le sorprendenti attività di hacker. Come tutti i lettori della Trilogia, anche l’attore è rimasto perplesso circa l’alimentazione dei protagonisti, fatta esclusivamente di tramezzini e caffè.

Questa sorta di maratona letteraria, che ha visto la coproduzione tra Emons Italia e Marsilio Editori, è partita il 27 ottobre 2010 con l’uscita del primo audiolibro ed è giunta alla conclusione adesso con la pubblicazione dell’ultimo capitolo della Trilogia Millennium, prevista per il mese di maggio. Non è stata la prima volta per Santamaria, che per la Emons aveva già dato prova di essere un ottimo lettore di noir con La camera azzurra di Georges Simenon, ma in questa occasione il lavoro si è rivelato più lungo e complesso data la quantità di pagine da “masticare”. La prova pare essere superata a pieni voti. Adesso aspettiamo i prossimi audiolibri.

Voi che rapporto avete con i libri che si ascoltano? Li avete mai provati? O preferite il libro tradizionale da sfogliare?

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