Piccole donne crescono, di Louise May Alcott

libri per ragazziContinuiamo la nostra avventura nel mondo “fatato” (ma non troppo) di Louise May Alcott e delle sue forti eroine parlando di “Piccole donne crescono”. Sebbene la traduzione del titolo sia scadente rispetto alla versione inglese, il titolo scelto da più di un secolo per questo secondo volume delle avventure delle sorelle March ne caratterizza alquanto il percorso “evolutivo”. Smettiamo infatti di parlare di bambine e ci affacciamo davvero ad un mondo di donne.

Le quattro ragazze prendono davvero strade diverse. La più sfortunata di loro è Beth, essenzialmente mai ripresasi dalla scarlattina contratta nel primo episodio, che l’ha lasciata sfiancata nel corpo. Da un certo punto di vista la giovane, unica destinata a morire precocemente rispetto alle altre sorelle, è forse una delle più forti. Meg, sposatasi ha un figlio e già vive la vita che era una volta quella della madre. Amy, viziata e affascinata dal bel mondo corona il suo sogno di diventare una gran dama sposando quello che le sorelle consideravano quasi un fratello e che Jo, a suo tempo, rifiutò perché non fatta per la vita delle donne del suo tempo.

E’ lei il filo conduttore di tutta la saga della scrittrice:  lei stessa scrittrice per diletto, ripudia l’amore per quello che considerava “un fratello” (cosa che chi vi scrive non le ha mai perdonato, n.d.r) e trova l’anima gemella in un professore squattrinato e sensibile, l’unico in grado di penetrare la sua corazza.

Piccole donne crescono ci porta a conoscere meglio le sorelle March, connotandocele forse più per i loro difetti ed esacerbando quell’approccio ai rapporti interpersonali che ognuna di loro ha, così diverso. Il pregio di questo “sequel”, più forte nei contenuti ed un po’ più lento rispetto al primo volume, è la conferma di come contando su se stessi e sulle persone che si amano si possa trovare la propria strada, a prescindere da tutto.

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