Intervista a Elisa Rosso, autrice de Il libro del Destino

elisa rossoLa prima volta che ho sentito parlare di Elisa Rosso non mi ero resa conto della corposità dei suoi romanzi. Solo quando ho avuto tra le mani il terzo e conclusivo capitolo della saga Il libro del Destino, intitolato Alba e Crepuscolo, mi sono resa conto della mole di storie prodotte da questa giovane autrice, classe 1993. Se come me, vi siete incuriositi a lei e al suo lavoro, seguitemi in questa piacevole e ricca intervista: molte risposte vi stupiranno (specialmente quella all’ultima domanda).

L&B: Il Libro del Destino è un progetto notevole e imponente: come sei riuscita a realizzarlo contemporaneamente ai tuoi studi?
ER: Facendo alcuni sacrifici, che spesso consistono in ore di sonno, ma soprattutto amando ciò che stavo facendo. Se scrivere, assieme a disegnare, non fosse la mia grande passione, non sarei certo riuscita a farcela.

L&B: Scrivere, prima ancora di pubblicare, ti ha in qualche modo cambiato la vita?
ER: Prima della pubblicazione, scrivere questi libri mi ha dato la possibilità di avere una valvola di sfogo per la mia immaginazione, per esprimermi.

L&B: Nel romanzo ci sono molte scene d’azione e di combattimento, anche molto violente. Come le hai costruite?
ER: In parte mi sono ispirata a scene viste in film e anime, in parte mi sono documentata. Siccome mi piace molto la storia medievale e a volte mi capita di leggere qualche saggio, ho un’idea di come si svolga una battaglia e ho usato queste nozioni nei miei libri.

L&B: Qual è il tuo personaggi preferito, quello a cui ti sei legata di più?
ER: Nonostante sia apparsa solo nell’ultimo volume, mi sono legata moltissimo ad Eryn. Quando ho progettato la storia era quasi una figura di contorno ma, scrivendo, il suo personaggio si è evoluto ed è diventato più sfaccettato. Mi spiace di non averla introdotta prima nella storia perché mi sarebbe piaciuto sviluppare di più la sua personalità.

L&B: Pensi che qualcuno di loro sopravviverà nelle tue prossime narrazioni?
ER: Non è da escludere che in un futuro lontano i personaggi del Libro del Destino facciano una ricomparsa, soprattutto perché sono ancora così giovani al termine della vicenda.

L&B: Il tuo immaginario affonda le radici solo nella letteratura o anche in film, graphic novel, fumetti?
ER: Senz’altro sono una parte fondamentale del mio immaginario; infatti quando scrivo provo a descrivere le scene in modo molto “visivo” e immediato, perché le immagini colgano subito il lettore proprio come in un film. Un mio grande modello infatti è Michael Crichton che apprezzo moltissimo per il suo stile di scrittura diretto e cinematografico.

L&B: Quali sono i tuoi progetti? Hai già, suppongo di sì, nuovo materiale su cui stai lavorando?
ER: Ho molti progetti in mente. C’è n’è uno in particolare che sto cercando di concretizzare, e spero che presto prenda vita anche questo.

L&B: Pensi che ti cimenterai con un genere diverso dal fantasy?
ER: Senz’altro in futuro. Ma per ora mi diverto ancora moltissimo a scrivere fantasy e penso che continuerò con questo genere.

L&B: Hai uno scrittore o una scrittrice di riferimento?
ER: Prima ho menzionato Michael Crichton, che è senz’altro un riferimento importantissimo. Altri scrittori che pongo come modelli sono Stefano Benni e Raymond Queneau, adoro la loro ironia e il loro stile di scrittura. Ma sul piedistallo regna assoluto Zola, i suoi libri mi hanno commossa come nessun altro.

L&B: Visto che ti sto intervistando per Libri e Bit, devo obbligatoriamente chiederti se hai un eReader e se possiedi più eBook o libri di carta.
ER: In questo senso sono molto antiquata: le pareti della mia casa sono completamente rivestite di scaffali pieni di libri, e nessuno in famiglia possiede un eReader. Tuttavia ho alcuni grandi classici formato ebook sull’iphone.

L&B: Quali romanzi consiglieresti ai nostri lettori e qual è, se ne hai uno, il tuo preferito?
ER: Sarebbe troppo difficile per me eleggere un solo libro quale mio preferito assoluto; se dovessi consigliarne qualcuno però direi “Annus Mirabilis”, “Il giovane Holden” “Elianto” e ” Il signore delle Mosche”.

L&B: Quali consigli daresti, data la tua esperienza, ai giovani scrittori?
ER: Di cercare costantemente di migliorarsi, e di non perdersi d’animo se all’inizio si fa fatica o se i risultati non lasciano soddisfatti

L&B: Una curiosità: se dovessi interpretare uno dei tuoi personaggi, quale sceglieresti?
ER: Il nano Nabrik, perché è quello più alla mia “altezza” e perché non vedrei l’ora di girare con una barba finta e un’ascia bipenne!

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