Piccole donne, di Louise May Alcott

Piccole donne è un romanzo per ragazzi, richiesto alla sua autrice Louise May Alcott come tale e nato essenzialmente per palesare come grazie alla famiglia, alla fratellanza ed ai buoni sentimenti si possa affrontare ogni asperità e contemporaneamente vivere e gioire delle piccole gioie della vita. Trasposto diverse volte sul piccolo e grande schermo si tratta di un classico della letteratura, che mai tramonta.

Sebbene venga connotato essenzialmente come un libro per bambini e giovanissimi, Piccole Donne, come il resto dei libri che riguardano la famiglia March, può essere letto con divertimento e passione anche dai più adulti. E non solo perché la sua prosa, sebbene nella sua semplicità, è divertente e scorrevole, ma soprattutto perché da un testo del genere, al pari delle fiabe di Esopo, non si può mai smettere di imparare.

Piccole donne è la storia di quattro sorelle, diverse tra loro e forse considerabili complementari. C’è la classica sorella maggiore, fedele supporto della madre (Meg) ed il maschiaccio (Josephine detta Jo); la sorella sensibile, altruista e cagionevole di salute (Beth) e la piccola viziata di casa.

Le quattro sorelle in questo volume vengono seguite nella vita di tutti i giorni, mentre tentano di sopravvivere ed affrontare i piccoli grandi problemi della loro vita  e soprattutto mentre loro padre si trova a combattere la guerra d’indipendenza. Non è un fattore del libro da prendere sottogamba: per tale motivo la famiglia March non solo fa fatica ad “arrivare alla fine del mese”, ma viene quasi considerata atipica per i suoi tempi. Elemento sottolineato dalle quattro sorelle, ed in particolare da Jo, che quasi si “sostituisce al padre” quando ad esempio, per aiutare in casa arriva ad aiutarsi e tagliarsi i capelli.

L’esempio delle sorelle, tra pregi e difetti può essere molto interessante per dare una traccia educativa alle giovani leve. Si tratta di un libro che dovrebbe essere sempre consigliato.