Melville House mette a punto l’hybridbook

Il mondo dell’editoria, ed anche quello dei lettori, dalla comparsa dell’ebook sul mercato è diviso tra chi preferisce leggere e comprare i libri tradizionali e chi ha già felicemente “attraversato il ponte” verso quel mondo magico rappresentato dai libri digitali e da tutti i suoi dispositivi.  Due vere e proprie fazioni contente della propria scelta. Immaginate avere la possibilità di avere entrambi in una soluzione. Qualcuno ci ha pensato.

Sono stati quelli della Melville House a trovare una soluzione in grado di mettere d’accorso entrambe le parti ed attirare frotte di curiosi. Parliamo dell’Hybridbook, che come il nome lascia vagamente immaginare raccoglie sotto questo nome un libro tradizionale in grado di avere la stessa accessibilità (o quasi) ai contenuti multimediali pari a quella degli ebook.

Insomma una soluzione che non faccia rinunciare al libro cartaceo ma che contemporaneamente sia in grado di implementare la multimedialità del libro elettronico. Ecco quindi nascere la categoria degli ibridi, per i quali la parte tradizionale, priva di contenuti multimediali, è ancora di pieno appannaggio della carta. Mentre quella digitale si ottiene grazie ai QR code, i codici Quick Response (che possono essere trovati un qualsiasi giornale o rivista, e che se vengono codificati da una fotocamera ed un software apposito sono in grado di riprodurre contenuti multimediali.

Quelli della Melville hanno soprannominato quelli contenuti nei libri “illuminazioni”. I primi libri sperimentali fanno parte di una collana intitolata “the Duel“:  si tratta di 5 racconti con lo stesso titolo ma con autori e sviluppi diversi, arricchiti con mappe, letture critiche e altre chicche d’approfondimento.

Sempre sulla stessa linea di onda vi è un’altra iniziativa di questa interessante casa editrice: recarsi dal libraio con il cellulare provvisto di software, si scansiona il QR e si ottiene l’ebook.  Forse un po’ complicato e non di notevole impatto ma di certo inusuale.