Ebook e Blackberry: l’app Wattpad

Continuiamo oggi la nostra riflessione sul mondo degli ebook e su come difficilmente sembrano poter trovare collocamento all’interno del mondo della Research in Motion, ovvero nei dispositivi della  Blackberry. Come avevo già accennato, questa “lontananza” esiste solo di nome: chiunque ami la letteratura e voglia portare con sé i suoi titoli sui dispositivi di questo brand può farlo attraverso una leggerissima applicazione. Il suo nome è WattPad.

Sottolineo: questa volta non sto parlando di un programma in grado di far leggere e scaricare ebook: ce ne occuperemo in seguito. Voglio suggerire ai neofiti del Blackberry e dagli amanti del libro elettronico e della letteratura generale, come fare se vogliono portare con sé, in vacanza, i loro libri preferiti. Ovviamente va sottolineato che come ogni cosa che riguardi il libro digitale italiano, se si parla di ebook gratuiti non si può contare su una biblioteca vastissima.

Ma si rimarrà piacevolmente sorpresi navigando su WattPad: prima di tutto per la leggerezza dell’applicazione, che non va assolutamente ad inficiare la memoria del telefonino; e poi in seguito perché se si sa come regolarsi, è possibile trovare anche dei titoli di recente acquisizione. Chi è alla ricerca di classici non avrà problemi a trovare i propri libri preferiti. Unica pecca di WattPad, se così vogliamo definirla, è riscontrabile nella grandezza dei differenti file( all’esatto opposto dell’applicazione), ed al layout dei volumi stessi, che lascia davvero desiderare.

È pur vero però che data la mancanza di pagamenti di sorta, non ci si può permettere di fare gli schizzinosi, soprattutto perché nella maggioranza dei casi il file viene caricato dall’utente e non dalle case editrici. Insomma, si tratta di una soluzione caratterizzata da un buon rapporto qualità prezzo, se si tiene conto che questa piccola semplice applicazione è in grado, con l’aiuto di una memoria esterna microsd, di dare la possibilità al possessore del BlackBerry di portare con sé un’intera biblioteca, che tra l’altro può contare anche sui contributi autoctoni dei vari iscritti al servizio.