La notte che sono andata via, di Cristiana Danila Formetta

Se fosse stato un romanzo lungo più di 500 pagine rispetto alla storia breve che è in realtà, “La notte che sono andata via” di Cristiana Danila Formetta sarebbe stata la migliore storia erotica da me mai letta. Era da un po’ di tempo che non leggevo un libro estraneo alla cerchia del filone horror che mi facesse venire voglia di leggere la sua storia tutta di un fiato, senza fermarmi.

Eppure questa storia breve ci è riuscita. Facendomi anche un po’ arrabbiare per una sua fine così repentina rispetto a quello che avrei voluto.  Qualche mese fa vi abbiamo recensito “Sesso senza vie di mezzo” della stessa autrice… beh, cancellatelo totalmente dalla vostra mente. Perché per quanto talentuoso l’esperimento grazie alle capacità della scrittrice, non ha nulla a che vedere con la bellezza di questa storia.

Parliamoci chiaro, senza che vi sveli troppo la trama ed invitandovi all’acquisto dell’ebook ( si tratta di una storia edita in forma digitale, n.d.r.): è una storia pregna di erotismo, non volgare, ma seria. Qualsiasi donna che abbia la possibilità di leggerla si troverà con estrema facilità a riconoscersi nella protagonista del romanzo.

Per un motivo molto semplice: nel suo racconto in prima persona questa donna è una donna “vera”. Le stesse situazioni, le stesse intenzioni, sono quelle che proverebbe una donna qualsiasi. E questo non sminuisce affatto il racconto, ma lo esalta. Il primo aggettivo che mi è venuto in mente leggendo “La notte che sono andata via” è stato “sincero”. Perché è impossibile prescindere dalle sensazioni che la donna prova.

Ed è impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla storia. Un libro erotico funziona, secondo chi vi scrive, quando è in grado di evocare sensazioni ben precise e nette. E questa opera ci riesce. Le parole scelte ed il ritmo (soprattutto quest’ultimo), concorrono a tale risultato.

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