Jane Eyre: al cinema dal 7 ottobre

Arriva nelle sale il sette ottobre la nuova versione cinematografica di Jane Eyre. La protagonista è interpretata da Mia Wasikowska, il protagonista da Michael Fassbender e la governante da Judy Dench (attrice che da sola rende il film interessante). Mi chiedo se reggerà il confronto con la didascalica versione di Zeffirelli, che aveva però una credibilissima Charlotte Gainsbourg come protagonista.

Io intanto rendo onore a chi ha realizzato il trailer, che è davvero assolutamente inquietante, come il romanzo d’altronde e come la vita della stessa Charlotte Bronte, che lo scrisse. Per quanto, infatti, Jane Eyre sia una delle più famose storie d’amore mai raccontate, non è certo un libro tutto svenimenti e corteggiamenti.

Dimenticate i balli narrati da Jane Austen, le lunghe conversazioni ben educate tra i protagonisti del romanzo e le scaramucce verbali tra quelli che poi finiranno per mettersi insieme. Jane Eyre porta con sé molte atmosfere cupe, tormenti interiori, crisi di identità, pazzia.

Se mai vi capiterà di leggere una biografia accurata delle tre sorelle Bronte, non potrete fare a meno di tormentarvi e soffrire per loro, perché molte delle crudeltà psicologiche narrate nei loro romanzi, le avevano sperimentate esse stesse sia in famiglia che nei collegi.

Se siete incuriositi dagli attori, potete trovare una gallery molto interessante su Il cinemaniaco. A colpo d’occhio, ad essere sincera, mi sembrano troppo bellocci. Nel romanzo originale la protagonista non è affatto bella, ma la sua personalità è così forte da affascinare il lettore come Mr. Rochester, l’uomo che la assumerà come istitutrice presso Thornfield Hall.

Potete scaricare gratuitamente Jane Eyre da liber liber, ma anche ascoltare il romanzo, scaricando, sempre gratuitamente, l’audiolibro.

Allora io pronunziai questo giudizio: Chi mai pazza, più pazza di Jane Eyre aveva respirato aura vitale, chi mai sciocca, più fantastica si era cullata in dolci menzogne e non aveva trangugiato meglio il veleno come se fosse nettare?
— Tu, — dissi, — la preferita del signor Rochester? Tu, avere il potere di piacergli? Tu, avere qualche valore agli occhi di lui? Va’, la tua follia mi turba!
“Tu hai preso per moneta sonante alcune cortesie, segni equivoci accordati da un signore a una serva, a una bambina, povera illusa! Come hai osato?
“II tuo proprio interesse non dovrebbe averti suggerita la saggezza?
“Stamani hai ripassato nella mente la scena della notte scorsa; vedi, arrossisci di vergogna! Egli ha lodato alla sfuggita i tuoi occhi, non è vero? Bambola cieca, apri le palpebre e convinciti della tua demenza.
“Non è un vanto per una donna l’esser lodata da un superiore che non può sposarla.
“E pazzia di lasciare che nel cuore si accenda un amore che deve divorare la sua vita, se non è conosciuto e diviso, e, se è tale, simile a un fuoco fatuo, smarrirla in un labirinto di dolori senza uscita […]”

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