Harry Potter e i doni della morte: recensione. Parte I

Harry Potter e i doni della morte è l’ultimo volume della lunghissima saga di J.K. Rowling. Per comodità, analogamente a ciò che è successo nella realtà con il libro, divideremo in due parti la nostra recensione.

Poiché, similmente allo stesso, anche il libro può contare due parti ben distinte, mai divise ufficialmente, è ovvio, ma considerabili, nonostante si tratti di un libro più breve rispetto anche allo stesso Harry Potter e l’ordine della fenice, una storia dentro l’altra storia.

Come ben sapete, Harry Potter è deciso a trovare e quindi a distruggere tutti gli horcroux rimasti in giro dopo quelli distrutti da Albus Silente. Per lui i suoi amici, niente più scuola, anche se prima di tutto un matrimonio da festeggiare: quello di Bill, fratello di Ron, e Fleur Delacour, che molti ricorderanno come uno dei partecipanti al Torneo Tremaghi di Harry Potter e il calice di fuoco.

Il mago che appare all’inizio di questo volume è un ragazzo ormai temprato da tutte le perdite che ha dovuto subire, non ultima quella del preside di Hogwarts, ma contempo preso dalle stesse insicuro, data l’ovvia mancanza di specifiche istruzioni. Non solo, Harry deve fare anche i conti con l’amore che prova per Ginny Weasley, e la necessità di rimanerne distante per non fare sì che Voldemort la prenda di mira. E lo stile narrativo della Rowling risente in maniera molto forte delle sensazioni che intende far provare ai suoi personaggi.

Per l’ultima volta Harry stazionerà all’interno di Private Drive. I suoi parenti verranno nascosti dall’ordine in un luogo sicuro. E per la prima volta si palesa un po’ di speranza per ciò che riguarda i rapporti del mago con la sua famiglia babbana: Dursley infatti dimostra di aver in qualche modo a cuore il cugino.

Il ragazzo avrà che fare con la morte della sua civetta Edvige e di Malocchio Moody già nel viaggio verso casa di Ron: la “realtà morte” si fa strada in ognuno di loro. Fattore questo alimentato dalla caduta del ministero, la quale avviene proprio nel corso del matrimonio Weasley. Ron, Hermione ed Harry sono costretti a rifugiarsi nella casa lasciatagli da Sirius,al numero 12 di Grimmauld Place.

E’ qui che il trio scopre che il misterioso personaggio che aveva sostituito il medaglione con l’anima di Voldemort  era niente di meno che il fratello di Sirius, redentosi. Grazie ad un atteggiamento differente di Harry nei confronti di Kreacher, l’elfo domestico di casa, i ragazzi vengono a scoprire che il medaglione è attualmente nelle mani di Dolores Umbridge ex professoressa alla scuola ed ora una delle più pericolose persecutrici di babbani al ministero della magia. I tre, grazie una forte dose di pozione polisucco e tanta fortuna riescono a rubare il medaglione ed a fuggire. Ma sono costretti a camminare in luogo di residenza di giorno in giorno, prediligendo i boschi, a causa di un mangiamorte.

A casa dei terribili influsso dell’horcrux Ron abbandona gli amici, salvo poi fare ritorno proprio nel momento nel quale Harry ha più bisogno: ovvero quando rischia di morire propria causa del medaglione, che tenta di ucciderlo.

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