Frassinelli ripropone L’ultima tentazione di Cristo

Frequentavo il liceo quando L’ultima tentazione di Cristo, il film diretto da Martin Scorsese nel 1988, creò scompiglio tra i benpensanti. Il mio illuminato professore di religione decise che saremmo andati a vederlo, tutta la classe, e ne avremmo tratto spunto per una lezione. Indovinate chi non poté partecipare alla visione del film. Scorsese era il diavolo. Figuriamoci Kazantzakis, che aveva scritto il romanzo.

Sta di fatto che lessi tutto ciò che potei sull’argomento e mi feci raccontare il film dalle amiche. Questo bastò a insinuare nella mia mente una serie di ragionevoli dubbi su alcune prese di posizione della Chiesa cattolica, che bandì il romanzo, edito nel 1960. Oggi la Frassinelli ripropone la storia di questo Cristo che, lungi dall’avere la vita facile in quanto figlio di Dio, deve mediare costantemente tra la sua natura umana e quella divina.

Per quanto mi riguarda, comprerò questa nuova edizione perché, alla fine, non ho mai letto il romanzo. La prefazione è di Michela Murgia, che ha già incantato molti lettori con Ave Mary, saggio che assocerei alla lettura de L’ultima tentazione.

A questi due libri, per non farci mancare niente, unirei anche i testi di Don Gallo, qui ho recensito l’intervista Sono venuto per servire, per un maggio in qualche modo eretico, fatto di pensiero critico e produttivo, fecondo. Buona lettura!

Autore: Nikos Kazantzakis
Titolo: L’ultima tentazione di Cristo
Traduzione di Bruno Amato e Marisa Aboaf
Prefazione di Michela Murgia
Editore: Frassinelli
Anno: 2012, ried.
Pagine: 544
Prezzo: € 19,50
ISBN 978882005215