Fatti a pezzi, Marco Travaglio risponde a Marco Alloni

Qual è il compito di un giornalista? A che serve la par condicio? Marco Travaglio è di destra o di sinistra? In Fatti a pezzi Marco Alloni dialoga con Marco Travaglio, che risponde a molte di queste domande. Il libro sembra un monologo solo perché l’intervistatore ha rinunciato alla classica dinamica domanda/risposta a favore di una maggiore fluidità di lettura.

In queste cento pagine, però, Travaglio parla anche del mestiere del giornalista, delle inchieste, della questione morale, del valore della legalità, della televisione italiana e del diffuso vizio dell’opinionismo.

Chi lo segue e ne legge abitualmente libri e articoli, troverà nel libro una piacevole intervista. Per chi non conosce Travaglio le sorprese sono invece molte.

[…] molte persone presumono che io sia di sinistra. Ma è una convinzione totalmente falsa.[…] Se dal 1996 voto per la sinistra è solo perché, da quando c’è il bipolarismo destra-sinistra, sono costretto a votare a sinistra perché a destra c’è Berlusconi e non potrei mai non votare contro di lui. Se ci fosse una destra liberale, non avrei nessun problema a votarla. Anzi mi identificherei molto di più in un centro sinistra liberale alla Chirac che nel centro sinistra italiano.


Dopo aver parlato del proprio orientamento politico, Travaglio racconta come ha cominciato ad occuparsi di politica, a partire dai processi a Romiti e dell’Utri per continuare con la vicenda di Mani pulite. E qui non ce n’è per nessuno: in una sorta di Bignami degli ultimi anni, Travaglio riprende al volo l’inchiesta e le responsabilità dei vari partiti politici, senza eccezioni.

Tre considerazioni sullo stato e sui cittadini mi hanno colpita in particolare e mi dispiace doverle riassumere in modo così stringato: gli italiani identificano lo stato con i partiti e lo temono, invece che sentirsene protetti o sentirsene parte; l’illegalità in Italia è diffusa in modo verticale, dal politico corrotto al negoziante dietro l’angolo e dunque sempre più coperta e difesa; a dispetto di una prima impressione, buona parte dell’Italia, la maggior parte, è composta da cittadini onesti e c’è ancora spazio per chi lavora onestamente, giornalisti compresi.

Questo piccolo libro, poi, riprende altre importantissime considerazioni. Quelle sul mestiere del giornalista, sull’assenza di una informazione corretta e soprattutto costante nel tempo, sulla par condicio applicata anche a chi espone dei fatti e non delle opinioni, sul ruolo della televisione in Italia. Potremmo star qui a parlarne per giorni.

Credo che siano sempre molto importanti libri che in così poche pagine straripano di contenuti, di spunti di riflessione, di informazioni. In un mondo editoriale che ci abitua a best sellers annacquati, a pagine e pagine inutili, sono un toccasana.

Per questo vi consiglio vivamente Fatti a pezzi, specialmente se non avete mai avuto voglia di affrontare certi temi e siete stanchi di tanti giri di parole. Sarà un toccasana per la vostra voglia di pensare anche se avete solo pochi minuti al giorno da dedicare alla lettura.

Sul sito della Aliberti Editore, troverete inoltre una serie di video registrati durante l’intervista.

Marco Alloni – Marco Travaglio
Fatti a pezzi
Aliberti editore
Pagine: 105
Prezzo: € 10,00
Isbn: 9788874247370

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