Reporter di guerra italiani, le testimonianze

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Ci sono libri che non invecchieranno mai e che ognuno di noi, a prescindere dai propri gusti personali, dovrebbe leggere almeno una volta. E’ il caso di Il braccio dietro la schiena, Storie dei giornalisti in guerra, una raccolta di testimonianze, a cura di Mimmo Candito, dei reporter che ci hanno raccontato il mondo in conflitto, rischiando la propria vita.

Il volume raccoglie le riflessioni piรน disparate sul mestiere del giornalista di guerra, gli aneddoti sul campo e le considerazioni su come la televisione abbia modificato la professione, mettendo spesso in primo piano chi racconta e non gli eventi da raccontare.

E’ dunque questo, potremmo chiederci, che fa di un giornalista un buon giornalista? La sua capacitร  di scomparire dietro la storia anche se comunque il suo modo di vederla e descriverla apparirร , sarร  presente in ogni pezzo?

La domanda piรน importante, secondo me, รจ perรฒ: perchรฉ fare questo lavoro? Perchรฉ rischiare la vita? Ha senso morire per raccontare una guerra che non รจ la nostra e che spesso neanche capiamo? Dove il mestiere diventa una missione, assume con sรฉ uno scopo che da senso alla stessa vita di chi lo sceglie?

Ci sono poi articoli che ci aiutano a comprendere meglio le dinamiche contemporanee della guerra. Le guerre di oggi sono organizzate, organizzatissime anche per quello che riguarda la diffusione delle notizie, la costruzione delle notizie. Di chi dunque puรฒ fidarsi un reporter?

Essere a seguito di un esercito รจ un privilegio o una limitazione rispetto alla possibilitร  di ricercare notizie di prima mano, non contaminate, di risalire alla fonte? E puรฒ un giornalista influenzare con il suo racconto e con la ricerca della veritร  l’andamento di una guerra e il movimento dell’opinione pubblica?

In fondo, il braccio legato dietro la schiena, che da il titolo al libro รจ quello dell’esercito militare, bloccato dai giornalisti, che a dispetto della propaganda sulla guerra in Vietnam, avevano trasmesso al mondo un diverso punto di vista. E il mondo aveva chiesto e ottenuto lo stop della guerra.

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