chiarelettere lancia collana original ebook

ChiareLettere lancia la collana “Original Ebook”

chiarelettere lancia collana original ebookDue ebook ad un prezzo straordinario su temi di attualità ed approfondimenti di spessore. Così la casa editrice ChiareLettere ha deciso di lanciare la sua collana “Original Ebook” in vendita da domani, 24 maggio. File scaricabili direttamente sui dispositivi di lettura.  I primi titoli sono “Alta Rapacità”di Gianni Dragoni e “Il popolo tradito” di Ricardo Iacona.

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Ebook e quotidiani: un rapporto sempre più stretto

Lo stimolo sarà forse stato dato dalla necessità sempre più alta di rendere multitasking il rapporto con il lettore, o forse si tratterà di un semplice adeguamento ai tempi, ma basta scorrere i principali quotidiani in edicola per scoprire che in molti piuttosto che sui libri cartacei, stanno impegnando le loro risorse nel creare con i lettori una fidelizzazione basata sull’ebook. Penso a giornali come “L’Unità” o ancora Europa che negli ultimi tempi si stanno affacciando al mercato con offerte interessanti.

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Offerta Minimum Fax: due eBook a prezzo speciale

Doppia offerta per tutti i lettori della casa editrice Minimum Fax che potranno acquistare a un prezzo davvero speciale gli ultimi due testi di Stefano Liberti, i saggi A sud di Lampedusa e Libia anno zero in formato epub e a un prezzo speciale. L’offerta Liberti vi permetterà di ricevere via e-mail in un doppio link i due eBook da scaricare e leggere sul vostro eReader o pc a 9,90 euro.

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Fatti a pezzi, Marco Travaglio risponde a Marco Alloni

Qual è il compito di un giornalista? A che serve la par condicio? Marco Travaglio è di destra o di sinistra? In Fatti a pezzi Marco Alloni dialoga con Marco Travaglio, che risponde a molte di queste domande. Il libro sembra un monologo solo perché l’intervistatore ha rinunciato alla classica dinamica domanda/risposta a favore di una maggiore fluidità di lettura.

In queste cento pagine, però, Travaglio parla anche del mestiere del giornalista, delle inchieste, della questione morale, del valore della legalità, della televisione italiana e del diffuso vizio dell’opinionismo.

Chi lo segue e ne legge abitualmente libri e articoli, troverà nel libro una piacevole intervista. Per chi non conosce Travaglio le sorprese sono invece molte.

[…] molte persone presumono che io sia di sinistra. Ma è una convinzione totalmente falsa.[…] Se dal 1996 voto per la sinistra è solo perché, da quando c’è il bipolarismo destra-sinistra, sono costretto a votare a sinistra perché a destra c’è Berlusconi e non potrei mai non votare contro di lui. Se ci fosse una destra liberale, non avrei nessun problema a votarla. Anzi mi identificherei molto di più in un centro sinistra liberale alla Chirac che nel centro sinistra italiano.

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Garzanti, la collana di saggi Le forme

Le Forme è una piccola grande collana di saggistica edita dalla Garzanti, caratterizzata dal formato tascabile, un non oneroso numero di pagine ed una semplice e piacevole copertina azzurra. Gli argomenti sono i più disparati, gli autori a volte noti al grande pubblico, altri meno, ma tutti di un certo peso e rilievo.

E’ una collana fatta per chi ama pensare e curiosare anche tra i pensieri degli altri: letteratura, giornalismo, poesia, politica, religione, psicologia. Dato il costo di ogni volume, 11 euro in formato cartaceo, 10 in formato pdf, possiamo permetterci il lusso di scoprire nuovi autori, di rischiare quando non li conosciamo o conosciamo poco dell’argomento.

Tra i titoli pubblicati sino a questo momento vi citerò, ad esempio: Abbé Pierre – Mio Dio… perché?; Haim Baharier – La Genesi spiegata da mia figlia; Ingrid Betancourt – Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli; Frans de Waal – Primati e filosofi; Paolo Lagazzi – La casa del poeta; Enrico Pedemonte – Morte e resurrezione dei giornali; Barbara Schiavulli – Guerra e guerra; George Steiner – Dieci (possibili) ragioni della tristezza del pensiero; Todorov Tzvetan – La letteratura in pericolo; Andrea Zanzotto e Marzio Breda – In questo progresso scorsoio.

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Reporter di guerra italiani, le testimonianze

Ci sono libri che non invecchieranno mai e che ognuno di noi, a prescindere dai propri gusti personali, dovrebbe leggere almeno una volta. E’ il caso di Il braccio dietro la schiena, Storie dei giornalisti in guerra, una raccolta di testimonianze, a cura di Mimmo Candito, dei reporter che ci hanno raccontato il mondo in conflitto, rischiando la propria vita.

Il volume raccoglie le riflessioni più disparate sul mestiere del giornalista di guerra, gli aneddoti sul campo e le considerazioni su come la televisione abbia modificato la professione, mettendo spesso in primo piano chi racconta e non gli eventi da raccontare.

E’ dunque questo, potremmo chiederci, che fa di un giornalista un buon giornalista? La sua capacità di scomparire dietro la storia anche se comunque il suo modo di vederla e descriverla apparirà, sarà presente in ogni pezzo?

La domanda più importante, secondo me, è però: perché fare questo lavoro? Perché rischiare la vita? Ha senso morire per raccontare una guerra che non è la nostra e che spesso neanche capiamo? Dove il mestiere diventa una missione, assume con sé uno scopo che da senso alla stessa vita di chi lo sceglie?

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