Ebook: i lettori preferiscono il tablet all’ereader

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I tablet hanno superato gli ereader: è su di loro che la gente legge il maggiore numero di ebook. Incredibile ma vero, secondo una ricerca del Book Industry Study Group, i dispositivi e-ink stanno cedendo il passo. Qualche giorno fa ci chiedevamo se fosse fattibile regalare ancora un ereader. Questa è una prima risposta “ufficiale” che ci lascia un po’ spiazzati.

Le caratteristiche che portano a differire questa tipologia di dispositivi sono sempre le stesse: schermo e funzioni. Bisognerebbe quindi prima di tutto contestualizzare i risultati ottenuti. Spiegando meglio: è ovvio che la maggior parte delle persone che desidera usufruire di un prodotto che non solo legga libri ma consenta la navigazione in rete preferirà il tablet. E più persone effettueranno questa scelta, maggiore sarà il numero dei libri elettronici letti sugli stessi. Non voglio azzardarmi a calcolare l’ereader come un dispositivo di nicchia, ma è ovvio che con il tempo e con il progredire della tecnologia sarà quella la fine che farà.

Personalmente, e so di ripetermi, non concepisco la lettura di libri digitali con un tablet. Senza nulla togliere al dispositivo, spesso altamente performante, i miei occhi non reggerebbero davvero lo stress di essere collegati continuamente a tale tipologia di schermo.  La tecnologia e-ink è la migliore per avere sempre un occhio riposato ed una lettura molto simile a quella del libri tradizionali. E se si hanno problemi di illuminazione, dispositivi come il nuovo Kobo o Kindle Paperwhite possono essere la risposta ad ogni esigenza.

Certo, c’è da comprendere la necessità di alcune fasce della popolazione di utilizzare il dispositivo per la lettura dei libri scolastici, o delle riviste. Ed in questo caso è ovvio e palese che sia necessario un tablet rispetto ad un ereader “limitato”, ma detto tra noi, per leggere un libro vi affidereste ad un qualsiasi tablet?

2 commenti su “Ebook: i lettori preferiscono il tablet all’ereader”

  1. Io, sinceramente, no: così come non mi affido al mio netbook per leggere Guerra e Pace. Sia per la questione dello schermo, sia per la questione della polifunzionalità (e connettività) del dispositivo: queste ultime in particolare sono un nemico mortale per una lettura che richieda tempo e concentrazione.

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    • io penso di essere diventata logorroica su questo punto. Compro spesso biografie con tanto di foto, ma non mi strappo i capelli se le vedo in bianco e nero. L’ereader è decisamente più comodo per la vista. 🙂 Ti quoto in pieno.

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