De Bibliotheca

Le biblioteche devono agevolare o ostacolare la lettura? Quanti tipi di biblioteca esistono al mondo? Qual è il bibliotecario ideale? Soprattutto: si può raccontare quella terra di mezzo chiamata biblioteca in un monologo tratto dal testo di un grande autore?

Ci provano, all’interno del progetto teatro di Liber Liber, Donatella Allegro, che ha ideato il video e ne ha curato anche la regia, Christian Caiumi che ha curato la fotografia, Giulia Rocco all’editing e Giuseppe Montemarano, che interpreta il testo.

De Bibliotheca, disponibile gratuitamente su Liber Liber, per concessione di Umberto Eco, è un saggio composto e presentato dallo stesso nel 1981, in occasione dei 25 anni di attività della Biblioteca Comunale di Milano.

In esso Eco disserta sull’importanza delle biblioteche ragionando sui 21 punti che fanno una cattiva biblioteca e proponendo poi un’immagine di biblioteca buona:

Cioè se la biblioteca è, come vuole Borges, un modello dell’Universo, cerchiamo di trasformarla in un universo a misura d’uomo, e, ricordo, a misura d’uomo vuol dire anche gaio, anche con la possibilità del cappuccino, anche con la possibilità per i due studenti in un pomeriggio di sedersi sul divano e, non dico darsi a un indecente amplesso, ma consumare parte del loro flirt nella biblioteca, mentre si prendono o rimettono negli scaffali alcuni libri di interesse scientifico, cioè una biblioteca in cui faccia venire voglia di andarci e si trasformi poi gradatamente in una grande macchina per il tempo libero, com’è il Museum of Modern Art in cui si va al cinema, si va a passeggiare nel giardino, si vanno a guardare le statue e a mangiare un pasto completo.

De Bibliotheca è però anche uno spettacolo itinerante, che nasce con l’intento di accompagnare i visitatori e gli utenti delle biblioteche. Così come noi utenti della rete abbiamo la possibilità, grazie al video, di visitare la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, allo stesso modo chi sceglierà di partecipare al progetto, ascolterà il monologo di Umberto Eco arricchito dai dati che riguardano la biblioteca visitata in quel momento.

Progetti come questo mi sembra rispondano molto bene alle perplessità di chi temeva che eBook e ambienti virtuali potessero scalzare definitivamente i “veri” libri e i “veri” luoghi di aggregazione. Che ne pensate?

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