Gli occhi del drago, di Stephen King

Gli occhi del drago: uno dei libri di Stephen King tra i più strani. Non per il modo nel quale è scritto, dato che, bontà sua, è forse uno di quelli più impeccabili se parliamo di prosa nel senso stretto della parola, per ciò che riguarda stile e correttezza. E’ però molto particolare perché dà spazio ad un personaggio molto importante nel corso della carriera del Re: Randall Flagg.

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Adriana Zarri, nell’anniversario della morte

Un eremo non è un guscio di lumaca, di Adriana Zarri, è ancora sul mio comodino. E’ passato un anno dalla morte della teologa, filosofa, scrittrice più originale degli ultimi anni. La Zarri era quel che si dice un personaggio. Al pari di Alda Merini, apparentemente tanto diversa da lei.

Ad un anno dalla sua scomparsa mi ritrovo a sfogliare un curioso, per me, libretto: La gatta Arcibalda e altre storie. Il libro raccoglie le riflessioni scritte dalla Zarri in merito alla natura, alla caccia, all’amore per gli animali, al vegetarianesimo.

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candance bushnell

Prima di Sex and the city c’era Summer and the city

candance bushnellVi confesso: ho fatto indigestione della serie di telefilm ispirati al libro di Candance Bushnell, Sex and the city. A volte mi rivedo le stesse puntate soltanto per tirarmi su il morale. Tuttavia, sapere che la Bushnell si era lanciata nel remunerativo filone dei prequel mi aveva lasciata piena di perplessità. Così come di curiosità.

Perciò non ho resistito alla tentazione e ho letto Summer and the city, in cui si racconta di una giovanissima Carrie, prossima a compiere diciotto anni, che si reca per la prima volta a New York per seguire un corso di scrittura. L’idea è di frequentarlo e poi tornare in provincia, per iscriversi ad un corso universitario qualsiasi.

Lasciare New York, tuttavia, non è facile: Carrie, sebbene sconvolta da un mondo cui da principio sente di non appartenere, scopre che è proprio lì, soltanto lì che potrà giocarsi l’opportunità di diventare una scrittrice e di dare una svolta alla propria vita. Non lo farà, naturalmente da sola.

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ana manrique

Donne che abbaiano e mordono

ana manriqueIl titolo la dice lunga: non si tratta di un classico romanzo rosa o di un racconto alla Sex and the City. Carmen, Susana e Rebeca sono donne che ci somigliano molto, alle prese con la lotta quotidiana per uno stipendio, per tenere in piedi un matrimonio, per sopravvivere alla depressione. Sono anche scorrette: Carmen, picchiata dal marito, si rifà su suo figlio, il ciccione, che lei odia profondamente e che finisce per essere il capro espiatorio dei problemi familiari.

Rebeca ha sposato un uomo molto ricco, anche se non sa bene da dove venga questa ricchezza né se suo marito sia davvero un buon marito. Naturalmente tratta male le donne di servizio.

Susana, invece, è odiatissima da tutti quelli che la conoscono: è sempre perfetta, non ha mai un capello fuori posto, arriva in ufficio in anticipo e vanta un’efficienza assolutamente anormale. E’ talmente precisa in tutto, che basta un dettaglio a farle capire che qualcosa nel suo matrimonio non quadra.

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becca fitzpatrick

Sulle ali di un angelo di Becca Fitzpatrick, la recensione

becca fitzpatrickRagazze che avete amato i romanzi di Becca Fitzpatrick, mi piacerebbe incontrarvi per un tè e sentirvi raccontare dei sentimenti provati durante la lettura de Il Bacio dell’Angelo Caduto e Angeli nell’ombra.

Anche voi amate appassionatamente Patch? Vorreste essere come Nora? O vi sembra di somigliare di più a Vee, l’amica del cuore di Nora? Di Scott che ne pensate? Vi invito a raccontarmelo nei commenti. Perché? Perché ho passato i quaranta e per leggere l’ultimo romanzo della saga mi sono dovuta sdoppiare o meglio, sono dovuta tornare indietro nel tempo.

Prima di tutto, però, la trama. Non preoccupatevi: cercherò di non svelarvi troppo. La guerra tra Nephilim e angeli caduti sta raggiungendo il culmine. Nora si trova a rimettere in discussione tutto ciò in cui aveva creduto. Patch è davvero ciò che dice di essere? Si preoccupa del suo bene o solo del proprio?

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Misery, di Stephen King

Parlare di Misery, in riferimento a Stephen King, per ciò che mi concerne è come parlare del gioiello nascosto in un bauletto. Tu sai che c’è, ma non hai bisogno di vederlo o averlo costantemente sotto gli occhi per ricordartene. Per me questo romanzo è esattamente questo. Probabilmente uno dei suoi scritti migliori ed il punto di partenza, è ovvio, per tutte le sue storie che “possiedono” uno scrittore al loro interno.

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Pet Sematary, di Stephen King

Pet Sematary è in assoluto, e lo dico senza vergognarmene, il libro più spaventoso da me mai letto tra quelli scritti da Stephen King. E la mia passione vuole che io abbia almeno il 95% (se non di più) dei suoi libri editi in Italia. E’ uno dei pochi libri che penso di aver letto solamente un paio di volte tra i tanti che posseggo e che tuttora guardo con circospezione quando me lo trovo davanti sugli scaffali della mia libreria.

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angela padrone

Imprese da favola: le donne e il mercato

angela padrone Si parla molto di imprenditoria al femminile in questi ultimi anni. Laddove il mercato entra in crisi, molte sono invece le donne che si fanno avanti, si rimboccano le maniche, sviluppano nuove idee. Non è naturalmente una prerogativa del nostro tempo.

Da sempre, ciascuna a suo modo e secondo il contesto in cui viveva, le donne hanno cercato di far vivere le proprie capacità imprenditoriali, superando diffidenze, ostacoli burocratici e legali, cercando di tenere insieme lavoro e famiglia, per non far pesare sui figli il proprio percorso personale.

Angela Padrone nel suo Imprese da favola. Viaggio nel paese delle donne che si inventano il lavoro, fotografa la situazione italiana, i rapporti del mercato italiano con quelli esteri (come la mettiamo con la concorrenza cinese?) e racconta le loro, le nostre storie.

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bambina buona

La bambina buona, di Chiara Rapaccini

bambina buonaCi sono alcuni libri che mi colpiscono senza un motivo apparente. Magari vengo colpita dalla copertina o dal titolo e allora non resisto è una sorta di amore a prima vista e allora mi ci fiondo, senza sapere nulla dell’autore, dell’autrice in questo caso, o della storia.

Ho cominciato La bambina buona così, a scatola chiusa. Non ho letto le note in copertina, non ho sbirciato tra i capitoli (come faccio di solito) non mi sono assolutamente informata su chi lo aveva scritto.

Così mentre leggevo non mi rendevo conto che stavo per entrare in un pezzo di storia, straordinariamente lontana eppure tanto vicina alla mia.

Tra me e l’autrice ci sono infatti ben sedici anni di differenza, eppure mentre racconta della sua infanzia, delle citazioni materne, dello stereotipo della brava bambina da tenere sempre a mente e di Pierino il Porcospino, io ritorno alla mia di infanzia.

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pablo neruda

Poesie d’amore e d’eros: Pablo Neruda

pablo nerudaPablo Neruda (Parral 1904 – settembre 1973), poeta cileno, è uno dei più amati della rete. Se provate a cercare poesie d’amore o poesie tristi o qualsiasi altro genere di poesia, eccolo che spunta in una miriade di blog amatoriali. Non è difficile capire perché: Neruda non era certo un poeta semplice, ma il suo linguaggio riusciva e riesce a raggiungere moltissimi lettori.

Bastano pochi versi perché anche chi è a digiuno di poesia si senta trascinato in un vortice di pensieri e di emozioni che, come ogni volta che si entra nel mondo poetico, vanno però assaporate più di una volta. I versi, apparentemente alla portata di tutti, schiudono nuove porte man mano che li si lascia muovere dentro di sé.

Non per niente, imparare a memoria una poesia che ci piace molto è fondamentale. Possiamo portarla sempre con noi e sentirla anche quando stiamo compiendo azioni quotidiane come fare la spesa, lavare i piatti, svitare la scheda madre del pc che sta agonizzando. D’accordo, torniamo a Neruda.

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