Samuel Butler -Erewhon

Erewhon di Samuel Butler

Samuel Butler -ErewhonC’è un filo rosso che lega Erewhon di Samuel Butler, Flatlandia di Edwin Abbott e La guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams. Siamo di fronte a tre romanzi di fantascienza, scritti i primi due nel diciannovesimo secolo e il secondo nel ventesimo, da autori inglesi pieni di fantasia e di senso dell’umorismo.

La narrazione del fantastico e del futuro non sono altro che escamotage per portare il lettore a riflettere sul presente in cui vive e si muove. Portato per un attimo lontano, lontanissimo dalla realtà circostante, può infatti volgere lo sguardo su ciò che si è lasciato temporaneamente alle spalle e osservarlo con maggiore lucidità.

Questo volendo essere buoni. In realtà, molto più probabilmente gli autori di questi romanzi hanno scelto il genere per poter parlare male, malissimo, con cinismo oltre che con ironia, di molti aspetti della propria società senza incorrere in una sorta di censura che avrebbe fatto dimenticare velocemente i loro romanzi o creato un pregiudizio verso i successivi.

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amore cosa semplice tiziano ferro

L’amore è una cosa semplice, di Tiziano Ferro

amore cosa semplice tiziano ferroL’amore è una cosa semplice“, oltre ad essere il titolo del nuovo album di Tiziano Ferro, è anche quello della sua seconda autobiografia, o per meglio dire della selezione di diario che ancora una volta, in modo terapeutico o meno, decide di condividere con i propri fan e chiunque abbia intenzione di leggerlo. E volete sapere una cosa? Avere nuovamente a che fare con lui è come tornare a casa dopo un lungo viaggio.

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roberto pellico ci sono anche io

Ci sono anche io, di Roberto Pellico

roberto pellico ci sono anche ioUn’opera forse acerba, ma che conferma ancora una volta le qualità di questo scrittore. “Ci sono anche io” di Roberto Pellico, è un libro che vive di diverse anime in grado di confluire in un un filo conduttore. Non è difficile immedesimarsi nei suoi protagonisti ed il bello della sua scrittura, come sempre, risiede nella semplicità e nell’immediatezza del linguaggio, mai volgare od esagerato e sempre “abbordabile” da qualsiasi mente.

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la regina dei dannati anne rice

La regina dei dannati, di Anne Rice

la regina dei dannati anne rice è un’ottima scrittrice. Molto prolifica e decisamente a metà tra il fantasy e l’horror come genere. Ma lasciatemelo dire: è bene che non si lanci in sperimentazioni eccessive all’interno di una saga. Altrimenti si rischia di avere in mano un libro come “La regina dei dannati“: pieno di buone intenzioni ma nel complesso decisamente non un granchè. Anche rispetto alle sue opere precedenti. E il problema, va sottolineato, non risiede nella caratterizzazione dei personaggi.

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Harriet Lane - Un'altra donna

Un’altra donna di Harriet Lane

Harriet Lane - Un'altra donnaPrima di raccontarvi la trama del romanzo Un’altra donna, di Harriet Lane, vi dirò che questo libro non mi ha impressionata molto durante la lettura, ma lo ha fatto a posteriori, circa ventiquattro ore dopo che avevo chiuso l’ultima pagina. Ora vi racconto di cosa parla e poi vi spiego il perché di questa strana reazione, sempre che, acuti come siete voi lettori di Libri e Bit, non lo capiate prima.

Ecco la storia: Frances sta tornando a casa di notte, quando tra gli alberi vede una strana luce. Si ferma convinta che ci sia qualcosa di strano e infatti si tratta di un’auto finita fuori strada. Al volante, apparentemente illesa, si trova Alice: una donna di cui Frances, dato il buio, non può vedere il volto. Allertata la polizia e richiesta un’ambulanza resta a farle compagnia, convinta che tutto andrà bene.

Alice però non ce la fa e Frances, leggendo il verbale che riporta le sue dichiarazioni sull’incidente, scopre di aver aiutato la moglie di un famoso scrittore. Invitata dal lui e dai due figli per saperne un po’ di più sugli ultimi istanti di Alice, Frances si troverà davanti ad un mondo che sente come suo e farà di tutto perché lo diventi sul serio.

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leggenda sleepy hollow washington irving

La leggenda di Sleepy Hollow, di Washington Irvin

leggenda sleepy hollow washington irvingIn un film di qualche anno fa Whoopy Gooldberg recitava una battuta che tradotta in italiano suonava “Non c’è niente di niente in quel…niente“. E non c’è definizione migliore che si adatti al racconto “La leggenda della valle addormentata” di Washington Irvin, conosciuta sotto il nome di “La leggenda di Sleepy Hollow“. Se amate molto il film di Tim Burton tratto da questo scritto, per il vostro bene, evitate di spendere soldi per comprarne il libro.

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Sara Rattaro - Un uso qualunque di te

Un uso qualunque di te di Sara Rattaro

Sara Rattaro - Un uso qualunque di teCome scegliete i libri? Dalla copertina? Dal titolo? Dall’argomento? Io vado ad istinto, ma questa volta sono rimasta colpita principalmente dal titolo, decisamente originale: Un uso qualunque di te. Vi dico subito che anche il libro risponde pienamente alle aspettative.

Si tratta di un romanzo dall’argomento decisamente “duro”: Viola riceve una chiamata, di notte, da suo marito. Viola però non è nel proprio letto. Deve correre, precipitarsi in ospedale: è successo qualcosa a sua figlia.

In questa corsa affannosa contro il tempo, si rincorrono nella sua mente pensieri, emozioni, ricordi e il lettore ne viene travolto. Trascinato dentro il mondo interiore di Viola, ne scopre e ne ricompone la storia un frammento dopo l’altro, man mano che altre voci e altri pensieri si aggiungono e sovrappongono a quelli di Viola.

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Igor Salomone - Con occhi di padre

Con occhi di padre, di Igor Salomone

Igor Salomone - Con occhi di padreUn padre, una figlia, la sindrome di Angelman e un mondo da ridefinire. Con occhi di padre di Igor Salomone, è una sorta di diario in cui l’autore si confronta, e chiama in causa anche noi lettori, sul tema, sul senso, sui percorsi, sui passi della disabilità.

Non è un libro facile. Certo, è scritto in modo chiarissimo e lontano da ogni pietismo o racconto verità cui siamo da anni abituati.

Tuttavia non è un libro facile, perché “pecca” di onestà intellettuale. Igor Salomone non cerca di rendere più semplice il suo racconto: non è compiacente con se stesso né con il lettore. Smonta ad uno ad uno i luoghi comuni sulla paternità, sulla disabilità e sui confronti con il mondo normale.

Molti dei commenti citati, quelli di noi genitori non toccati da questi problemi, sono forse gli stessi che abbiamo fatto anche noi in situazioni simili (ma sai, tutti i bambini fanno così), ignorando, lo dico in senso letterale, i sentimenti altrui, la difficoltà, la fatica.

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“L’inviato” di Giuseppe Magno, recensione

Si potrebbe definire un libro di altri tempi il volume “L’inviato” di Giuseppe Magno, e non per l’epoca nel quale è ambientato, ma perché fa parte di quei libri che non si trovano più tanto facilmente in libreria: è una storia originale, avvincente, commovente e per niente banale raccontata con maestria e caratterizzata dall’estrema facilità di lettura.

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“Fuori catalogo: storie di libri e librerie” di Rocco Pinto, recensione

C’è forse maggior fortuna che lavorare con i libri?” Per Rocco Pinto, libraio da trent’anni,

sicuramente no, e del resto, per un’amante dei libri ci sono poche soddisfazione comparabili a quella di lavorare a stretto contatto con i volumi. Libraio per vocazione, ma tutto sommato anche per scelta, Rocco Pinto è autore di “Fuori catalogo: storie di libri e librerie”, un volume di racconti, uscito da poco nelle librerie ed edito da Voland.

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