Erewhon di Samuel Butler

Samuel Butler -ErewhonC’è un filo rosso che lega Erewhon di Samuel Butler, Flatlandia di Edwin Abbott e La guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams. Siamo di fronte a tre romanzi di fantascienza, scritti i primi due nel diciannovesimo secolo e il secondo nel ventesimo, da autori inglesi pieni di fantasia e di senso dell’umorismo.

La narrazione del fantastico e del futuro non sono altro che escamotage per portare il lettore a riflettere sul presente in cui vive e si muove. Portato per un attimo lontano, lontanissimo dalla realtà circostante, può infatti volgere lo sguardo su ciò che si è lasciato temporaneamente alle spalle e osservarlo con maggiore lucidità.

Questo volendo essere buoni. In realtà, molto più probabilmente gli autori di questi romanzi hanno scelto il genere per poter parlare male, malissimo, con cinismo oltre che con ironia, di molti aspetti della propria società senza incorrere in una sorta di censura che avrebbe fatto dimenticare velocemente i loro romanzi o creato un pregiudizio verso i successivi.

Erewhon, ovvero Nowhere, venne pubblicato nel 1872 come romanzo anonimo e ottenne immediatamente un grande successo. Il protagonista racconta di essere arrivato fortuitamente in un luogo in cui le norme che regolano la convivenza civile sono davvero strane. In buona sostanza i delinquenti sono considerate persone virtuose, come anche i belli di natura. Chi si ammala, invece, è un reo che può essere severamente punito dalla legge.

Tutto ciò che conta sono la bellezza e il denaro. La povertà è considerata anch’essa un reato. Mentre chi si macchia di appropriazione indebita è considerato semplicemente vittima di una malattia. Un mondo che piacerebbe oggi a molti, no? Allo stesso modo tutto ciò che è tecnologia e scoperta viene considerato pericoloso e sequestrato velocemente.

Butler coltiva un punto di vista sconsolato sulla propria epoca, senza poter neanche lontanamente immaginare, nonostante la sua fantasia, che ancora oggi è tutto ancor spesso soggetto alle leggi erewhoniane. Ecco, se state progettando le letture per le vacanze di Pasqua o, guardando un pochino avanti, per l’estate, questo terzetto di autori vi terrà buona compagnia. Mi raccomando: mandatemi una cartolina da Erewhon appena potete.

Quando Yram venne a portarmi la colazione mi lamentai melanconicamente del mio stato, certo di trovare in lei quella simpatia e quel conforto di cui a casa mi avrebbero circondato mia madre e le mie sorelle. Neanche per sogno. Lei subito si inalberò […]Lei si rese conto che veramente non riuscivo a capire la sua reazione, e che se mi ero comportato male con lei non lo avevo fatto di proposito; risultò allora che in Erewhon una malattia, di qualsiasi genere fosse, veniva ritenuta un crimine e un atto gravissimo di immoralità; e che io, anche solo per quel raffreddore, rischiavo di venir portato in tribunale e di essere punito con un lungo periodo di carcere. Al sentir ciò restai senza parole dello stupore.

Autore: Samuel Butler
Titolo: Erewhon
Traduzione di Lucia Drudi Demby
Anno: 1975, prima edizione
Editore: Adelphi
Pagine: pp. XXII-237
Prezzo: € 14,00
ISBN 9788845903885

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