Buona Apocalisse a Tutti di Terry Pratchett e Neil Gaiman, recensione

Buona Apocalisse a Tutti” di Terry Pratchett e Neil Gaiman è un piccolo capolavoro di altri tempi: non nel senso che è datato o “vintage” che dir si voglia. Lo è perché di libri di questo genere che sappiano appassionare e divertire allo stesso tempo non ce ne sono molti in giro.

Tornato in auge, va detto, per la serie “Good Omens” prodotta da Amazon con David Tennant e Michael Sheen, questo romanzo è il perfetto esempio di come anche partendo da cose serie si possa produrre una comicità che riesce nella sua stranezza e diversità a lasciare il segno. Questo perché “Buona Apocalisse a Tutti” è in grado di mettere in campo il meglio di quel che si può trovare nelle opere di Terry Pratchett e Neil Gaiman e li unisce insieme in un mix devastante sotto ogni punto di vista.

In fin dei conti la trama è semplice e terribile allo stesso tempo: sulla base delle profezie di Agnes Nutter, una strega morta nel 1655, si sa che il mondo finirà sabato prossimo: come reagiranno le forze del bene e del male ed in particolare due esseri uniti da una millenaria amicizia (anche se non si potrebbe) ovvero il demone Crowley e l’angelo Azraphel che amano vivere sulla Terra?

Quando un romanzo umoristico è scritto bene ed è in grado di caratterizzare i personaggi al top, tra le mani si ha un vero e proprio gioiello: va ripetuto, non se ne trovano molti in giro di questo tipo. Ed è per questo motivo che la lettura di questo romanzo è consigliata.

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