Boris Pasternak e dott. Zivago: quella pubblicazione da Feltrinelli…

feltrinelliCentoventidue anni fa nasceva  Boris Pasternak, uno degli scrittori russi che più hanno influenzato la letteratura europea ed in un certo qual modo la cultura italiana. Lo sapevate che nel 1957 fu la casa editrice Feltrinelli a pubblicare per prima la sua più grande e conosciuta opera “Il dott. Zivago”? Sebbene rigettata qui da Calvino per la Einaudi, il dattiloscritto venne tacciato in patria di anticomunismo e per questo non pubblicato.

Quella dell’autore russo è una storia di vita molto avvincente, ma soprattutto è una testimonianza diretta di come la stimolazione della cultura e della conoscenza possa portare davvero a grandi risultati. L’uomo nasce infatti da una famiglia che odora sapere ad ogni respiro: proveniente da una famiglia di intellettuali di origine ebrea Boris può contare sul un padre, Leonid, pittore di fama e amico di Tolstoj e su una madre concertista, Rozalija Kaufman.

L’infanzia dello scrittore e la sua istruzione, anche in età adulta hanno risentito notevolmente di questo ambiente culturalmente stimolante: Pasternak studiò composizione al conservatorio e filologia all’università di Mosca ma fini poi per laurearsi  in Filosofia. Ebbe la possibilità di seguire le lezioni del filosofo neokantiano Cohen a Marbiurgo e completare così in modo eccellente la sua educazione.

Esordì come poeta, attraverso numerose raccolte che riuscì a pubblicare fin dal 1914, ma ben presto la sua passione per la storia proruppe in tutta la sua forza, portandolo a concentrarsi su dei lavori spesso autobiografici, ma fortemente impregnati della storia del suo paese.  L’apoteosi di tale spinta, come già indicato, venne raggiunta con il libro “Il Dott. Zivago”, che un anno dopo la sua pubblicazione gli valse il premio Nobel per la letteratura.

Piccola curiosità: sottoposto a minacce dal KGB, Boris Pasternak si ritrovò a dover rifiutare il premio, morendo nel 1960 in uno stato di continua persecuzione.  Il premio è stato ritirato 31 anni dopo, nel 1989, dal figlio in seguito alla caduta del regime.

Lascia un commento