Bibliovox, accesso alla lettura per tutti

Quello dell’accesso alla letteratura da parte dei disabili è uno dei maggiori problemi di questo settore. Spesso si da per scontato che in quanto non vedenti o ipovedenti, le persone affetta da gradi più o meno ampi di cecità siano costretti a imparare il braille. Ogni tanto qualcuno patrocina delle iniziative, come Bibliovox che tendono a rompere le barriere di diversità.

Il progresso in materia elettronica è innegabile, lo vediamo ogni giorno attraverso tutti quei nuovi modelli di ereader che si affacciano nel mercato. Perché non utilizzarlo quindi per coadiuvare la lettura in tutte quelle persone che hanno problemi? Il progetto, presentato nella giornata di ieri copre “solo” 35 biblioteche del varesotto facenti parte del sistema “Valle dei Mulini”, ma se ampliato a livello nazionale potrebbe portare a notevoli cambiamenti di rotta nella lotta contro le disabilità.

L’iniziativa prevede la messa a disposizione nelle biblioteche sopracitate di 50 lettori mp3  attraverso le quali gli ipovedenti, gli anziani ed i bambini con problemi di apprendimento e dislessia potranno ascoltare direttamente i loro titoli preferiti registrati da volontari. Non solo, grazie alla convenzione stipulata con il “Libro parlato” di Milano, le biblioteche oltre ai propri titoli autoctoni, potranno contare su un archivio di 7mila audiobook messi a disposizione.

Un buon punto di partenza, che abbatte notevolmente i tempi dell’apprendimento della lingua braille per gli ipovedenti e che da modo anche agli anziani, che non hanno in alcuni casi più la capacità di leggere autonomamente di passare del tempo ascoltando un buon libro e scacciando contemporaneamente la solitudine.

A livello prettamente letterario si tratta anche di un modo per favorire un mercato decisamente poco sviluppato in Italia e costretto a introiti non soddisfacenti dall’alto prezzo dei libri, ancora una volta, al pari di quelli relativi agli ebook, tenuto sotto scacco da prezzi decisamente non attraenti per il consumatore.

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