Se solo fosse vero di Marc Levy

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Se avete visto anche solo di sfuggita l’omonimo film con Reese Witherspoon e Mark Ruffalo, dovete correre in libreria o su un retalier online e comprare il libro “Se solo fosse vero” di Marc Levy. Senza mezzi termini. Non ho potuto staccare gli occhi dalle pagine dopo essermici imbattuta qualche giorno fa per puro cas0. Non è esule da difetti, ma supera di gran lunga qualsiasi Nicholas Sparks o autore simile. Non c’è proprio gara. E’ romanticismo allo stato puro.

La relazione vivo-fantasma (o simile) è un must del romanticismo dal mio punto di vista. Quell’impossibilità di relazione normale, le difficoltà tipiche di una condizione del genere…sono il top di questo genere di letteratura. Marc Levy è forse l’autore francese contemporaneo più apprezzato e venduto al mondo. Questo non significa che le sue opere esulino da difetti. Un esempio riscontrabile anche in questo libro è il procrastinarsi pedissequo di paragrafi estenuanti da leggere tutto di un fiato. Tento di spiegarmi meglio: sebbene la storia sia stupefacente, il riuscire a far prendere al lettore qualche “pausa mentale” in più, magari con un uso diverso della punteggiatura, ma soprattutto della divisione in paragrafi, avrebbe fatto promuovere a pieni voti il romanzo.

C’è chi si lamenta dell’irrealtà di questa storia. Personalmente non condivido: è proprio questo fattore a renderla tanto speciale. Soprattutto quando i due protagonisti, Lauren ed Arthur scoprono di amarsi, c’è davvero da farsi venire gli occhi a cuoricino e non vi nego che in un momento particolare della storia ho dovuto tirare fuori i fazzoletti come non mi capitava dalla lettura della morte di Eddie e Jake nel settimo volume de “La Torre nera” di Stephen King.

E’ un libro completo, che vale la pena di leggere. Cercando delle note biografiche sull’autore, ho scoperto che il finale del libro… non è definitivo. Vi è un sequel dal titolo “Se potessi rivederti”.

Voto: 7

Photo Credit | Getty Images

 

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