Flavio Insinna: il prossimo libro parlerà d’amore

Flavio Insinna è un conduttore affermato, un attore di talento, e recentemente è diventato anche uno scrittore dalle molte copie vendute. La morte del padre, al quale era molto legato, lo ha portato a raccontare la sua esperienza la figura paterna nel libro “Neanche con un morso all’orecchio”. Pensando ad una nuova opera rivela come la stessa sarà un romanzo d’amore.

Lo fa con Affari Italiani, recentemente divenuta casa editrice, alla quale spiega, sornione come al suo solito, come un titolo già sarebbe pronto, sebbene il suo editore non lo gradisca e con molta probabilità verrà rigettato. Racconta:

Il prossimo libro che scriverò sarà un romanzo d’amore, solo in parte autobiografico. Ho già ho deciso il titolo “La Polinesia non è più lontana” che non piace però alla Mondadori quindi dovrò trovare una località meno esotica.

E non è difficile immaginare Insinna nella parte dello scrittore di storie d’amore. La sua opera d’esordio vive di una nascita del tutto particolare, scaturita forse dal bisogno di mettere nero su bianco quelle sensazioni tipiche della perdita di una figura importante. E’ lui stesso a raccontare come alla fine non sia stato affatto terapeutico comporre quel libro. Anche se, non si può negare, è stata una stupenda celebrazione della figura paterna. E’ interessante, curiosare nella risposta del conduttore quando interrogato a proposito del suo talento di scrittore:

Credo di averlo sempre avuto. Ho scritto appunti fin da piccolo e messo mano alle sceneggiature che mi presentavano, perlopiù facendo dei tagli. Mi piace scrivere perché è un lavoro che ti permette di stare da solo. Dopo 26 anni in cui sono stato sempre insieme agli altri sul set o sul palcoscenico sento il bisogno di dedicarmi ad un’attività che posso svolgere in silenzio, a casa, sdraiato per terra. Sì, perché a me piace scrivere con carta e penna. Sono un aborigeno in questo senso perché non possiedo un computer.

Quello che si potrebbe definire un purista quindi!! E come dare lui torto? Il problema, con molta probabilità, è del suo editor, costretto per corregge le bozze, a batterle prima al computer.