Parte oggi il Festivaletteratura di Mantova

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Parte oggi il Festivaletteratura di Mantova, che si chiuderà l’11 settembre. E’ uno di quegli eventi cui vorrei partecipare, ma ahimè sono al momento vincolata da una prole niente affatto collaborativa. Il bello del Festival, come di altre iniziative simili, è che la letteratura ritrova la sua dimensione umana e sociale.

Libri e scrittori scendono da quella sorta di Olimpo in cui li abbiamo o si sono relegati ed entrano in contatto con i lettori. Sicuramente oggi tra blog ufficiali e pagine Facebook il rapporto scrittore-lettore è molto più intenso rispetto a dieci anni fa, ma è anche molto filtrato. La parola sul web, poi, a meno che non venga accompagnata da decine di emoticon, è spesso traditrice.

Ecco, prima che io mi perda dietro alle mie stesse parole e ad articolati filosofeggiamenti sul tema, vi segnalo il link agli autori dell’edizione 2011 e quello ai luoghi di Mantova in cui si svolgeranno i vari incontri.

Quello che però ho trovato davvero interessante è il progetto Names, dedicato agli autori esordienti. Nell’ambito di Scritturegiovani, sono stati selezionati quattro autori, Susanne Heinrich, Anna Lewis, Kallia Papadaki, Paolo Piccirillo che interverranno in qualità di ospiti sia a Mantova sia in altri festival internazionali dedicati al libro.

Altro punto a favore del Festivaletteratura di Mantova è l’attenzione ai temi eco. Pensate che per evitare sprechi di acqua, segnalano le fontanelle presenti nella città, usano piatti e posate in Mater-Bi nei punti di ristoro e la raccolta dei rifiuti è differenziata.

Infine, ho scoperto che al festivale parteciperanno due autori della casa editrice Zandonai: Rade Serbedzija, di cui ho recensito Fino all’ultimo respiro, e Dragan Velikić autore de La finestra russa.

A questo punto, non mi resta che augurarvi buon divertimento e invitarvi a raccontarci il vostro Festivaletteratura, gli autori che vi sono piaciuti di più, le atmosfere di Mantova, insomma fate morire di invidia noi lettori barricati in casa.

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