La finestra russa di Dragan Velikić

copertina finestra russaUn romanzo decisamente particolare, La finestra russa. Se devo essere sincera, non ho ancora ben capito se mi piace o meno. Da un lato infatti sono affascinata dalla storia di Rudi, dai salti spazio-temporali che Velikić compie, dal suo modo di narrare l’eros, l’amore o le passioni in generale, compresa quella per il teatro e per la scrittura.

D’altra parte, questo scrittore serbo, di fama ormai internazionale, ha una grande attenzione per il dettaglio. A volte il suo protagonista, che si descrive come uno che ama registrare e catalogare tutto, ci precipita in una narrazione strapiena di particolari (è qui che, lo ammetto, faccio fatica a proseguire).

In altri momenti, invece, quando Dragan Velikić ci mette in contatto con le passioni di Rudi, che si tratti di donne, tante, o di arte o della paura di perdere il controllo sulla sua vita, lo trovo molto più affascinante.

In ogni caso, leggere un volume della Zandonai significa comunque sperimentare qualcosa di diverso e se vi sentite simili a Rudi, pieni di passioni, ma eternamente indecisi, sempre in viaggio, senza una meta, ecco che Dragan Velikić e Rudi sono ottimi compagni di viaggio.

Rudi toccava i mantelli trasparenti delle fate e le ali degli angeli. La scoperta del magazzino del teatro – la penombra piena di strati di abiti e di oggetti che in un solo luogo collegavano i millenni – incantò Rudi sin dal primo momento. Dopo la scuola si recava sempre nell’officina teatrale. Dopo aver scambiato frasi di rito con la madre e le sue aiutanti, Rudi si insinuava nel corridoio che portava verso il magazzino. Scopriva i contatori nelle nicchie dei muri e accendeva la luce. Per un attimo il bagliore vinceva l’oscurità per poi, entrando in collisione con le stoffe pesanti e l’aria stantia, ritrasformarsi subito in penombra. Rudi apriva gli armadi, i cassetti, alzava le tende. Indossava la corazza di cavaliere, si aggiustava sulle spalle la mantella di pelliccia finta e si piazzava davanti allo specchio. Oppure si metteva una maschera di cartone, prendeva il cappello e la spada da moschettiere, e camminava lungo la sala.

Autore: Dragan Velikić
Titolo: La finestra russa
Traduzione di Dunja Badnjević e Manuela Orazi
Editore: Zandonai
Pagine: 328
Prezzo: € 22,50
ISBN: 978-88-95538-33-4

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