Via Pola di Dragan Velikić

copertina via polaLa finestra russa di Dragan Velikić non mi era piaciuto molto. Lo avevo trovato davvero di difficile lettura. Ci sono alcuni autori che mi fanno questo strano effetto: mi colpiscono per una serie di frasi o per l’intuizione di fondo che hanno avuto e narrato nel loro romanzo, ma non riesco ad andarci d’accordo.

Ho ceduto però ai consigli di un lettore che aveva amato il precedente romanzo di Velikić, Via Pola appunto e mi sono impegnata a leggerlo. Devo confermare che per me Velikić è faticoso, ma stavolta l’ho amato di più. Via Pola ha infatti il fascino del mistero, dei sogni, della complessità e della crudezza.

Ora, se volete comprendere meglio la letteratura balcanica e i temi stessi di Via Pola, potrete affidarvi alla competente prefazione che ne fa Claudio Magris. Per quanto mi riguarda, posso dirvi che potete avvicinarvi a questo tomo con due diversi atteggiamenti. Il primo: studiate un po’ di storia e letteratura balcanica e leggete accuratamente la prefazione.

Questo vi consentirà di padroneggiare e trovare anche meno pesante lo scritto. Il secondo: vi lasciate trasportare dalle immagini e dalle suggestioni che Velikić offre costantemente ai suoi lettori. Magari per capirlo o per discuterne competentemente in un club del libro ci sarà tempo. Intanto, con l’autunno che si è risvegliato, non farete fatica ad immergervi in queste tormentate e fumose scene di vita.

Lo scintillio nelle pupille, dove all’imbrunire si specchia l’acqua scura di Valcane, preannunciava lunghi intermezzi, mentre al Belvedere giungevano soltanto le lettere nelle buste sfarzose, profumate, vergate con china nera. Ma capire bene il messaggio significava non solo decifrare il ruolo futuro, bensì assicurarsi alcune ore di quell’amore che conduce allo sfinimento.
[…]
Mentre resta trattenuto nel sogno con un piede e annusa attraverso le narici dilatate la fresca aria mattutina, Karlo Kuster sente il profumo delle lacrime di resina sui tronchi nodosi dei pini e dei platani, intravede con occhi annebbiati l’involucro argenteo dei larici e le fiamme dei faggeti autun nali, tutto il retaggio che Vilko si porta dalla sua terra arcaica. In Istria non ci sono profondi boschi blu, e passeranno secoli prima che Vilko trovi un nuovo rifugio.

Autore: Dragan Velikić
Titolo: Via Pola
Prefazione di Claudio Magris
Traduzione di Ljiljana Avirović
Editore: Zandonai
Pagine: 160
Prezzo: € 15,00
SBN: 978-88-95538-25-9

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