Lorella Zanardo, Il corpo delle donne un anno dopo

Il libro Il corpo delle donne di Lorella Zanardo è uscito nella Serie Bianca Feltrinelli quasi un anno fa, sia in edizione cartacea che in formato ePub. Da allora la sua diffusione è stata davvero capillare e ancora adesso non si fa che parlarne e trarne spunto per ripensare il femminile.

Prima del libro, la Zanardo aveva realizzato un documentario con lo stesso titolo, potete vederlo su Youtube, in cui ricostruiva il modo in cui la televisione italiana racconta e usa il corpo femminile.

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Un libro per l’8 marzo: la storia di Giuditta

In vista dell’8 marzo voglio raccontarvi la storia di Giuditta, una donna di una bellezza strepitosa, diremmo oggi, e di grande intelligenza, che salvò un intero popolo da morte certa.

Perdonatemi l’eccessiva sintesi della storia: Giuditta, dopo essersi truccata e pettinata,dopo aver indossato i suoi vestiti più belli e i suoi gioielli più preziosi, si presenta dal generale che minaccia di distruggere la città in cui lei vive.

Lo affascina, lo incuriosisce, fino a che lui non decide di farla ubriacare e abusare di lei. Giuditta però ha previsto tutto: finge di bere, fa ubriacare lui e quando è cotto a puntino lo decapita, con l’aiuto di una donna che è con lei. Ebbene, non si tratta dell’eroina di un romanzo di Stieg Larsson bensì della protagonista dell’omonimo libro della Bibbia:

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La neve se ne frega, la recensione

E’ una meravigliosa favola utopistica quella raccontata in La neve se ne frega, romanzo pubblicato nel 2004 da Feltrinelli e scritto dalle mani un po’ poetiche e un po’ musicali di Luciano Ligabue, cantante e scrittore amato da fans di diverse generazioni. Ligabue, nelle vesti di scrittore, ci racconta solo uno dei tanti mondi (im)possibili che, pur essendo irrealizzabili davanti agli occhi del lettore, appaiono in realtà come giusti e onesti, molto più onesti del mondo in cui l’essere umano è costretto a vivere.
Il mondo raccontato dal cantante, un universo alieno regolato dal piano Vigor, appare come una società perfetta, giusta e democratica, dove la vita scorre al contrario e dopo ogni uomo ha il diritto di godere della tanto agognata felicità. I protagonisti sono DiFo e Natura e come ogni altro abitante del pianeta sono destinati a seguire un ordine vitale inverso: tutti nascono anziani e muoiono neonati, ognuno accompagnato dalla donna e dell’uomo ideale che gli è stato affidato e, con gli anni, realizzeranno gli obiettivi ai quali sono stati destinati trovando un proprio posto all’interno della società e assistendo ai cambiamenti dei loro corpi che si trasformeranno giorno dopo giorno, anno dopo anno, stendendo le rughe e le piaghe della loro pelle fino al periodo della giovinezza, anni di massimo splendore estetico, per giungere poi all’infanzia, giorni unici vissuti nell’innocente inconsapevolezza dell’ultimo obiettivo che ancora resta da raggiungere, la morte.

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La Linea Scritta: i nuovi corsi di scrittura

Ci sono nuovi e interessanti corsi di scrittura per tutti gli scrittori che sognano un giorno di vedere le loro opere pubblicate su carta. I corsi sono proposti dall’Associazione culturale Aldebaran Park di Napoli che, per il suo 18esimo anno di attività, ha rinnovato l’appuntamento dei suoi laboratori di scritura La Linea scritta.

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E’ difficile parlare di sé, un’intervista a Natalia Ginzburg

Marino Sinibaldi, giornalista, ideatore e storico conduttore della trasmissione radiofonica Fahreneit, in onda ancora oggi su Rai Radio tre, intervistò Natalia Ginzburg nella primavera del 1990, circa un anno e mezzo prima che la scrittrice morisse.

L’intervista e gli interventi della Ginzburg registrati nelle quattro puntate della trasmissione radiofonica Antologia, sono stati poi trascritti e riproposti da Einaudi nel volume E’ difficile parlare di sé, che vede una l’autrice in copertina in una posa curiosa, mentre scruta l’osservatore, come a volerlo ammonire sui risultati dell’incontro.

Il volume è stato curato anche da Cesare Garboli, amico intimo della scrittrice, e da Lisa Ginzburg, sua nipote. Nel riproporre l’intervista, i curatori hanno deciso di tagliare o semplificare soltanto le domande e gli interventi dei giornalisti e di lasciare invece inalterate le risposte di Natalia Ginzburg, anche quando contenevano inesattezze o quando l’intervistata faceva confusione con le date.

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Ebook Lab Italia: la seconda giornata

La seconda giornata di Ebook Lab  Italia è forse quella che rimarrà nella mente dei presenti come la più interessante ed a portata di consumatore. Non solo perché ancora una volta si è disquisito del futuro del libro elettronico e del suo possibile andamento nel mercato ma perchè ci si è concentrati sul suo essere fisico.

Voi sapete come viene costituito fisicamente un ebook? Ecco, ieri a Rimini si è parlato giusto di questo.

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Pubblicare a pagamento o pubblicare gratis?

Intanto chiediamoci perché dovremmo autopubblicarci. Un conto è auto pubblicare un piccolo libro che magari è nato solo per celebrare un evento familiare (un particolare album di ricordi, una ricerca storica sulla famiglia e via dicendo) un conto autopubblicare un romanzo o un saggio prima ancora di averlo mandato in visione a qualche casa editrice.

In pratica vi sto dicendo: non fatevi consigliare dalla fretta di voler vedere stampata la vostra opera. Rivedetela e correggetela a più riprese, scegliete con cura gli editori a cui mandarla, assicurandovi prima che abbiano in catalogo opere simili a quelle che intendete proporre. Poi aspettate. E se non succede niente?

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Perchè rileggiamo i libri?

Se un libro l’amiamo, non ci importa conoscerne stralci a memoria:  lo leggeremo sicuramente più di una volta. Questo perché al pari di un buon film o di un buon vino, l’essere umano adora sperimentare più di una volta le cose che gli piacciono e gli fanno bene.

Ed un buon libro funziona così: se ti è piaciuto, prima o poi, al pari di una sostanza euforizzante, lo rileggi.

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Scuole di scrittura creativa: quali servono davvero?

Gli italiani, lo abbiamo detto, sono un popolo di scrittori, ma un popolo di scrittori piuttosto insicuri o poco preparati e dunque estremamente bisognosi di scuole di scrittura, che negli ultimi anni fioriscono in ogni parte dello stivale. Alcune a pagamento, altre gratis.

Ci sono naturalmente le scuole di scrittura creativa famose, come ad esempio la Scuola Holden di Torino che ha come preside Alessandro Baricco e presso cui ha studiato l’ormai famoso Paolo Giordano, che nella stessa scuola ha incontrato la sua editor e agente.

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